
SIAMO SERIAL
Su Prime Video l’animazione dissacrante e geniale di #1 Happy Family Usa
Dissacrante e geniale. Perché riuscire a fare satira sul crollo delle Torri Gemelle, strappando sorrisi e facendo riflettere gli spettatori, è un obiettivo difficile da centrare. Eppure, Ramy Youssef, l’ideatore della serie tv animata (autobiografica) #1 Happy Family Usa, ci riesce in pieno, con una formula che unisce la nostalgia per gli anni Duemila alla confusione che si è scatenata nel mondo dopo l’11 settembre 2001, fondendo la realtà spesso dura al surrealismo ironico ed efficace. Otto puntate che hanno potuto contare sull’aiuto di Pam Brady, la quale ha lavorato a un altro cartone animato di successo, South Park.
Protagonista di #1 Happy Family Usa è la famiglia Hussein, emigrata dall’Egitto e trasferitasi ormai da tempo a New York. Hussein Hussein è il capofamiglia, un chirurgo nel paese d’origine al quale però non viene riconosciuta la laurea in medicina, così si ritrova con il suo camioncino a vendere street food. La sua ossessione è quella di risparmiare, su qualsiasi cosa. Sua moglie Shaira, decisamente più integrata del marito, in America si fa chiamare Sharon e la sua unica occupazione è scoprire i retroscena della morte di Lady Diana. I genitori rappresentano una generazione di immigrati molto diversa dalla successiva, se la madre non pronuncia una parola in inglese, il padre è l’unico a ricordare i precetti del Corano.
Non potevano mancare i due figli di Hussein e Shaira: Mona è la primogenita, una studentessa che ha una relazione con la sua amica Gina e che non ha ancora avuto il coraggio di confessarlo in famiglia; Rumi è invece un ragazzino che vorrebbe sentirsi accettato da tutti e che è perdutamente innamorato della sua insegnante delle medie. C’è anche un agnello parlante che, visto il contesto generale, non stona affatto nella schiera dei personaggi. Ognuno dei protagonisti si trova a fare i conti con un mondo che, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, si è trasformato. La famiglia Hussein è costretta a dover cambiare per continuare a far parte della società americana e a mettersi in discussione per essere accettata. A partire da quella data, 9 settembre 2001, l’Occidente non è più stato lo stesso, sono ormai passati 25 anni e anche una serie tv animata con tanto di agnello parlante può far riflettere sull’accaduto. Non manca nulla al racconto, nemmeno il dolore nel ripensare ad alcuni episodi, basti pensare allo zio Elia che, arrestato ingiustamente, viene spedito a Guantanamo Bay. I pregiudizi, sia religiosi che razziali, sono spesso al centro della comicità e ci ricordano che nemmeno la società attuale ne è immune. A volte si resta con l’amaro in bocca, ma con #1 Happy Family Usa si ride tantissimo.
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