SIAMO SERIAL “L’ora d’oro”

Un thriller poliziesco che vi terrà incollati al divano. Adrenalinico e pieno di colpi di scena. “L’ora d’oro” è stata una delle serie tv di maggior successo in Olanda, tanto da essere stata acquistata da Netflix. La trama non è delle più originali, tuttavia il racconto così come si dipana è al cardiopalma: un investigatore olandese (Mardik, interpretato da Nasrdin Dchar) ma di origine afgana è sulle tracce dei terroristi islamici, dopo un terribile attacco terroristico ad Amsterdam; il tempo corre in un’escalation di violenza e il poliziotto capisce che tra i sospettati potrebbe esserci un vecchio amico.

“L’ora d’oro” è un prodotto curato sotto tutti i punti di vista, a partire dalla scrittura: a firmare la sceneggiatura è Simon de Waal, autore che ha già vinto numerosi riconoscimenti (Teheran), mentre la regia è di Bobby Boermans, il quale ha deciso di dare un’impronta di elevato realismo ai fatti. La messa in scena degli attentati è molto cruda, l’obiettivo è quello di non nascondere nulla, mostrando la violenza per quello che è davvero, un’evidente condanna delle azioni dei terroristi. Il realismo è tale da riportare subito alla mente dello spettatore gli attentati di Parigi del 2015 e quelli dell’anno seguente a Nizza e Berlino. La ricostruzione degli attentati, così come il profilo dei terroristi, risulta essere accurato.

La trama segue due filoni: da una parte Mardik è alle prese con un’indagine che vede comparire sulla scena un amico d’infanzia, Faysal, il quale potrebbe avere a che fare con l’attentato terroristico; dall’altra il detective è sotto indagine, c’è infatti chi non si fida di lui a causa delle sue origini afgane, al punto che Mardik sarà costretto a dimostrare per quali valori combatte.

“L’ora d’oro” s’inserisce nel filone delle serie tv dedicate al terrorismo, senza sfigurare. Tra le più famose si possono citare le mitiche e ineguagliabili “24” e “Homeland”, la più recente “La Unidad”, senza contare le diverse docu-fiction di qualità sull’argomento, come “13 novembre: attacco a Parigi” dedicata alla strage del Bataclan e quelle che ricostruiscono gli attentati di Barcellona e Madrid. La figura di Mardik porta subito a pensare all’agente segreto Jack Bauer di 24 (uno strepitoso Kiefer Sutherland), a caccia di terroristi e a sua volta sotto indagine.

Mai come in questo periodo è necessario “passare al setaccio” i cataloghi delle piattaforme streaming per trovare serie tv di qualità. Finita l’era dei grandi titoli, ci ritroviamo ancora a rimpiangere Breaking Bad, The Walking Dad, House of Cards, The Good Wife, Il Metodo Kominsky. L’unico genere che sembra non deludere è proprio quello poliziesco, soprattutto quando si tratta di terrorismo.

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