Siamo serial: Bosch, letteratura e jazz

Le indagini del tormentato detective di Los Angeles

Chi crede che la letteratura non c’entri nulla con “Bosch”, è costretto subito a ricredersi. E non solo perché le vicende (e che vicende!) del detective in servizio a Hollywood sono ispirate dai romanzi gialli dello scrittore Michael Connelly. Non può essere di certo un caso che la madre di Bosch sia morta assassinata, proprio come è accaduto nella realtà a un altro grande scrittore crime, James Ellroy. Un passato che lo ha traumatizzato, il poliziotto infatti, orfano anche del padre, è rimasto solo e ha dovuto affrontare il difficile mondo delle case di affido.

In questa estate così a corto di nuovi arrivi degni di nota, vale la pena buttarsi su “Bosch”: la sesta stagione è in circolazione da poco (Amazon Prime), per chi non conosce ancora questa serie tv è bene sapere che se la prima stagione cattura, la seconda e la terza stregano lo spettatore. A interpretare Harry Bosch è Titus Welliver, il suo detective - problematico, per usare un eufemismo - ha uno stile d’indagine molto personale, ex incursore in Vietnam si è sposato due volte e il suo rapporto con la figlia diventa centrale con il passare delle stagioni, soprattutto per la sua stabilità mentale.

Il piccolo schermo, a ben guardare, è pieno di detective tormentati, con un passato sfortunato e un’allergia all’autorità, soprattutto all’autorità dei comandanti di polizia. Bosch, però, si distingue dalla mischia per la profondità del personaggio, sempre a un passo dall’abisso. Un uomo complicato, ma un protagonista ben delineato in tutti i suoi aspetti, proprio perché alle spalle può vantare la scrittura di Connelly. I casi, e di conseguenza le indagini di Bosch, sono complesse e avvincenti, e seguono la penna di Connelly.

Un’ultima nota, ma importantissima: il jazz e Los Angeles. O meglio, il jazz a Los Angeles. Nessuno di questi due elementi può essere dato per scontato. Guardare la sigla per credere (e di sigle così, non ce ne sono tante). Il jazz è la passione di Bosch, il suo cane si chiama infatti Coltrane. La sua casa si affaccia sulla Città degli Angeli, una presenza ingombrante che continuamente si muove, respira, si espande e si restringe. Los Angeles è sempre lì, detective, ma non sai mai se ti è amica oppure no.

APPUNTI

Amazon Prime

6 stagioni/ 7 in produzione

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