Saviano e l’esempio di madre Cabrini, la maestra che pettinava i bambini

Lo scrittore ha presentato su Rai 3 il suo nuovo libro in cui spicca la figura della santa lodigiana

«Quando le chiedevano “Ma perché non costruisci strade e fognature prima di costruire scuole?”, Francesca rispondeva: “Perché una strada, quando finiscono i soldi, nessuno la ripara, ma se tu formi una testa, quella poi ti può riparare molte strade”». Il messaggio, potentissimo e sempre attualissimo, di Santa Francesca Saverio Cabrini riecheggia fragoroso anche nelle pagine di “Gridalo”, la nuova opera di Roberto Saviano, in libreria da oggi per Bompiani. «Un nome pronunciato non è dimenticato. Il lettore ha la possibilità, nel momento in cui legge queste storie, di moltiplicarle e di proteggerle», ha spiegato lo scrittore ospite domenica negli studi di “Che tempo che fa”.

Nel suo nuovo libro, una sorta di “mappa morale”, Saviano raccoglie tanti destini in una grande avventura che vede protagonisti tutti noi, la nostra libertà di pensiero e di espressione: nelle 512 pagine scorrono i nomi e le vicende di Ipazia, Giordano Bruno, Anna Achmatova, Robert Capa, Hulk Hogan, Jean Seberg, Martin Luther King, George Floyd, i bambini siriani e i nostri figli laureati costretti a emigrare… E di Francesca Cabrini, la suora e la maestra di Sant’Angelo, figura ancora centrale e moderna anche nel dibattito attorno all’istruzione, in un momento in cui la didattica a distanza sta rischiando di compromettere la formazione di milioni di giovani in tutto il mondo.

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