«Un compositore pieno di ostinazione, immaginazione sonora e versatilità. Lavora in vari generi, dai quartetti per archi alle grandi formazioni orchestrali e all’opera: ovunque il suo talento sia stato messo alla prova, si è dimostrato uno dei rappresentanti più promettenti della sua generazione». Non poteva essere più incoraggiante la motivazione espressa dalla giuria del Musikpreis di Salisburgo, il prestigioso premio internazionale che la città natale di Mozart attribuisce ogni due anni ai migliori compositori europei. E il destinatario del lusinghiero giudizio è - a sorpresa - un musicista lodigiano, Aureliano Cattaneo, 38 anni, nato a Codogno e residente da molti anni a Madrid, in Spagna.
Giovane ma già affermato talento della musica contemporanea internazionale, Cattaneo ha accolto con particolare soddisfazione la notizia del premio, che gli verrà consegnato a marzo 2013, in occasione della Biennale che si tiene nella città tedesca: «È un riconoscimento inaspettato, e perciò ancora più gradito - commenta Aureliano, raggiunto al telefono mentre sta per ritornare a Madrid dopo un breve soggiorno a Casalpusterlengo, a casa dei genitori -. A differenza dei normali concorsi, dove è necessaria l’iscrizione, il Musikpreis viene assegnato su iniziativa della giuria, come si farebbe con un premio alla carriera, e il vincitore non sa di concorrervi fino a quando non gli viene formalmente comunicato. Può immaginarsi quindi la mia sorpresa al omento della proclamazione».
Parlare di premio alla carriera in riferimento a un musicista di soli trentotto anni potrebbe apparire azzardato, ma non nel caso di Aureliano Cattaneo: a dodici anni componeva operine pur non avendo praticamente mai studiato musica, un talento innato affinato in seguito con studi ed esperienze di assoluto prestigio; a venti aveva già vinto alcuni concorsi di composizione in Europa e in America; a trenta la sua musica compariva nei repertori di formazioni orchestrali in Italia e all’estero, scritta su spartiti pubblicati dalle Editions Musicales Européennes di Parigi. Oggi Aureliano Cattaneo è a tutti gli effetti un professionista affermato, corteggiato dalla cultura mittleuropea e italiana, in ambito musicale ma non solo.
Risale ad esempio al 2002 l’inizio della sua collaborazione con il poeta genovese Edoardo Sanguineti, autore del libretto di La filosofia nel Labirinto, un’opera che ha debuttato nel 2006 alla Biennale di Monaco di Baviera, raccogliendo recensioni lusinghiere sui principali organi di stampa internazionali. Un sodalizio intellettuale e musicale che non ha smesso di dare i suoi frutti: «Nel 2014 porteremo in scena una grande opera a Vienna» annuncia Cattaneo, elencando gli appuntamenti in agenda da qui ai prossimi due anni. La data più vicina corrisponde al prossimo mese di ottobre quando parteciperà con una sua composizione per sassofono, pianoforte e percussioni al Donaueschinger Musiktage, un festival indetto dalla radio tedesca Swr, storico appuntamento per la musica contemporanea europea. Poi, a Capodanno, volerà ad Hannover, per un concerto interamente dedicato alle sue composizioni. Un legame, quello con la Germania, particolarmente intenso: «In Italia lavoro poco, se si prescinde dal rapporto di collaborazione che da aprile mi lega alla casa editrice Suvini Zerboni (storica etichetta fondata a Milano nel 1907 che ha pubblicato artisti quali Luigi Nono, Strauss, Berio e Stravinsky, ndr). I Paesi più sensibili nei confronti della musica contemporanea rimangono la Francia e la Germania, ed è qui che negli ultimi anni si è concentrata la mia attività. Ci sono molte più occasioni di lavoro, vengono organizzati festival e concerti espressamente dedicati alla musica contemporanea. Altrove questo non accade, nemmeno negli Stati Uniti, dove questo genere musicale è legato al mondo universitario e alla committenza privata, e deve perciò andare incontro ai gusti del pubblico, molto più di quanto accade in Europa. Qualche volta ho pensato di tornare in Italia per promuovere qualcosa di simile a quello che ho conosciuto in Francia o in Germania ma poi, vista la situazione attuale, ho deciso di lasciare perdere».
E come dargli torto? Eppure una volta non era così e anche la piccola Lodi poteva vantare una posizione di prestigio nel campo della musica contemporanea: il festival Contemporaneamente richiamava ogni anno in città i migliori talenti in circolazione, lo stesso Cattaneo vi aveva partecipato assieme ad altri musicisti spagnoli. Da dodici anni, infatti, Aureliano vive a Madrid assieme alla moglie e a una bambina nata da poco, anche se «da quando c’è lei torno spesso in Italia, per accontentare i nonni». Unire l’utile al dilettevole (ovvero il lavoro e la famiglia) è però sempre più difficile, e sembrano passati mille anni da quando un ente pubblico come la Provincia poteva permettersi di commissionare a un musicista del suo rango composizioni simili a quella scritta da Cattaneo in occasione del Giubileo del 2000. Oggi la “musica” nel nostro Paese è letteralmente cambiata ed è alla Germania che Aureliano guarda per continuare la sua brillante carriera nel campo della musica colta.
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