S. Angelo, il Fai “apre” il castello

Camminare nelle sale ricche di storia, scoprire il panorama dalla torre Mastra, rivivere le atmosfere dell’epoca attraverso il teatro e la musica. Il castello Morando Bolognini di Sant’Angelo riapre le porte sabato 23 e domenica 24 marzo per la 21esima Giornata di primavera organizzata dal Fai, in collaborazione con il Comune di Sant’Angelo, la Provincia di Lodi e la Fondazione Morando Bolognini. Gioiello architettonico del Lodigiano, luogo del cuore per tanti - nel censimento promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano è al 182esimo posto per preferenze tra i 5mila beni lombardi - il castello è chiuso al pubblico dal giugno 2007. Non sono mancati negli anni le aperture straordinarie, come quella in programma per sabato e domenica, che in tutta Italia aprirà le porte di 700 beni architettonici. «Lo scopo sarà quello di offrire un fine settimana diverso per l’inizio della primavera, da vivere in modo gioioso e consolatorio scoprendo le bellezze che ci offre il territorio - annuncia Maria Emilia Maisano Moro, capo delegazione del Fai di Lodi e Milano - : siamo di fronte a un bene eccezionale, che ha richiesto una continua serie di manutenzioni. Il vanto del Fai è anche quello di offrire agli studenti che faranno da ciceroni un’esperienza professionalizzante». Ad accompagnare i turisti in visita, infatti, saranno gli allievi del Pandini di Sant’Angelo e del liceo Novello di Codogno, con visite anche in inglese in programma alle 10, alle 12.30, alle 14 e alle 18 sia sabato 23 che domenica 24 marzo. La “chicca” della due giorni sarà lo spettacolo teatrale itinerante, in programma per sabato alle 16 e ispirato alla Liturgia della seduzione di Achille Mascheroni, ambientato nel marzo 1763 e nei momenti della visita di Giacomo Casanova a Sant’Angelo. «Il ringraziamento va a tutti i soggetti che partecipano a quest’iniziativa - commentato il sindaco Domenico Crespi - : confidando nel bel tempo, l’auspicio è che l’evento possa dare i risultati che ci aspettiamo, ovvero partecipazione e apprezzamento».

L’invito a riflettere in vista dell’Expo su cammini turistici che uniscano il Castello e i suoi musei - del pane e dell’agricoltura - alle cascine del Lodigiano arriva dall’assessore provinciale alla cultura Mariano Peviani, mentre Luigi Degano, direttore della Fondazione Bolognini, annuncia la fine ormai prossima dei lavori al maniero, che sarà restituito alla città e ai suoi cittadini entro qualche mese.

Rossella Mungiello

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