Rossetti indaga il cuore intelligente e la penna scomoda di Dagerman

Il nuovo libro dell’autrice lodigiana è un saggio dedicato allo scrittore svedese

Non è un romanzo, non una biografia né un saggio critico: giovedì sera Ilaria Rossetti ha presentato il suo ultimo libro, un testo in cui per la prima volta la scrittrice lodigiana mette in pausa la sua vocazione per la narrativa e racconta la storia di Stig Dagerman, “un cuore intelligente”, autore svedese in grado di affascinare e sconvolgere con la bellezza struggente e violenta dei suoi racconti e reportage.

La regola d’ingaggio proposta dall’editore di Rossetti, Fve Editore, era semplice: costruire un dialogo ideale tra uno scrittore contemporaneo e il suo autore “del cuore”: «Stig Dagerman, per me, è un modello – ha spiegato Ilaria Rossetti, intervistata da Federico Gaudenzi, giornalista de “il Cittadino”, nella sala delle Colonne del Caffè Letterario -. I suoi temi prediletti sono, in un certo senso, anche i miei: l’amore incompiuto, la solitudine, la giustizia negata e il fallimento delle categorie politiche moderne”. Ma, con Dagerman, Rossetti condivide anche l’idea di letteratura come urgenza, di una letteratura che aiuta, per usare le parole di Franco Cassano, “ad andare piano per dare un nome agli alberi”.

Così l’autrice lodigiana si è soffermata sul valore di una vita al di fuori dal tempo e dall’ansia di prestazione, su una vita che trova il suo valore in sé, senza dover tracciare a tutti i costi un bilancio e dichiarare la vittoria o la sconfitta. Lo stesso Dagerman si sofferma sul tema della sconfitta con un respiro profondo, fatto di comprensione e umanità, e ne scrive in “Autunno Tedesco”, la raccolta di reportage scritti nella Germania devastata dopo il secondo conflitto mondiale. Un libro che non offre risposte, ma apre il pensiero alle domande, e che quasi profetizza l’epilogo tragico della vita dell’autore, incapace di scendere a compromessi con una realtà in cui il grido dell’ingiustizia rimane soffocato dal dolore.

Ilaria Rossetti, parlando con passione sincera di lettrice, ha sicuramente invogliato i presenti a prendere in mano un autore praticamente sconosciuto nel nostro paese: della platea del Caffè Letterario, inaspettatamente numerosa vista la serata di gelido inverno, solo tre persone ne avevano letto, ma quelle tre lo hanno amato. Ma sicuramente, dopo questo incontro organizzato in collaborazione con la Libreria Sommaruga, molti sono stati invogliati a leggerlo, magari passando dal libro di Rossetti, un assaggio e una descrizione emozionale di questo “cuore intelligente che, una mattina come tante, ha incrociato la mia storia”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA