Romanzi, gialli e saggi da mettere nello zaino o aprire sotto l’ombrellone

Una panoramica sui titoli presenti in libreria e una guida ragionata per scegliere cosa portarsi in vacanza

Tante le firme in libreria su volumi perfetti da portare sotto l’ombrellone o in montagna: tra gli imperdibili, anzi il vero imperdibile, è “Riccardino” (Sellerio) di Andrea Camilleri, storia postuma, uscita lo scorso 16 luglio a un anno dalla scomparsa del grande scrittore siciliano. È qui che Camilleri si congeda dalla sua “creatura” più nota: il commissario Montalbano.

Made in Italy

La fiction made in Italy sta vivendo una vivace stagione: merita il dilatato tempo estivo “Colibrì” (La Nave di Teseo) di Sandro Veronesi, che si è aggiudicato per questo romanzone – è lungo quasi 400 pagine – il Premio Strega. Piacerà a chi ama le storie familiari, che lo scrittore pratese sa tratteggiare con stile fin dai tempi di “Caos Calmo”. Restiamo in “ambito Strega”: tra le finaliste, c’era anche la napoletana Valeria Parrella, che con “Almarina” (Einaudi), storia dell’intenso incontro, negli squallidi spazi di un carcere minorile, tra una insegnante di matematica non più giovanissima e una ragazzina romena con un tormentato vissuto famigliare alle spalle. Più leggera e godibile la storia estiva confezionata da Luca Bianchini in “Baci da Polignano” (Mondadori) mentre se amate le saghe familiari, è irrinunciabile “I leoni di Sicilia” di Stefania Auci (edito da Nord). Agli appassionati di cinema (e di vicende del cuore) piacerà “Come un respiro”, opera letteraria del regista turco Ferzan Ozpetek (Mondadori).

Letture virate al giallo

Come ogni estate, il giallo e il noir si prendono la scena: merito di maestri del genere, come Don Wislow (appena uscito il suo “Broken” per HarperCollins) o Jeffrey Deaver (“Gli eletti”, Rizzoli) per non parlare di Joel Dicker con “L’enigma della camera 622” (La Nave di Teseo). Altro grande classico per chi ama il giallo e l’avventura è Glenn Cooper, in libreria ora con “Clean. Tabula rasa” (Nord) e per chi ama invece le storie a tinte fosche ambientate nel nostro Paese c’è Gianrico Carofiglio (“La misura del tempo”, Einaudi). Il genere fantasy è più sguarnito rispetto al passato, ma con una felice eccezione: Erin Morgensten e il suo “Il mare senza stelle”, un raffinato fantasy letterario pubblicato da Fazi.

Saggistica (ma rilassante)

Dopo i mesi difficili passati a leggere di pandemie e possibili rimedi, la saggistica si butta su altri temi: godibilissimo il saggio – ormai un classico – di Roberto Calasso “Come ordinare una biblioteca” (Adelphi, la casa editrice da lui fondata) mentre lo psicoanalista Massimo Recalcati riflette su “La tentazione del muro” (Feltrinelli). Ben scritto e infarcito di curiosità anche il saggio “La biologia della gentilezza” di Daniel Lumera, edito da Mondadori, e per chi adora il genere del memoir di Woody Allen “A proposito di niente” edito da La Nave di Teseo.

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