Rocca Brivio ripiomba nel ’600

Festa nel segno della musica e della poesia

Rocca Brivio sfodera ancora l’arma della cultura: domenica sera nella rocca medievale a San Giuliano – trasformata nella seconda metà del Seicento dai marchesi Brivio in una ricca e sfarzosa dimora signorile – l’atmosfera della “Festa di una rocca di mezza estate” era davvero magica. La festa a tema, ispirata alla commedia fiabesca e complessa Sogno di una notte di mezza estate, capolavoro scespiriano, si è aperta intorno alle 19 con un aperitivo rustico, con figuranti in costume a dare il benvenuto alla gente, ed è continuata poi per tutta la splendida serata con un’esibizione di musica jazz e poesia curata dall’associazione Flight band di San Donato.

L’orchestra jazz, diretta dal maestro Biagio Coppa, ha proposto riletture di alcuni grandi temi di Duke Ellington (What am I here for? è il titolo del celebre brano del pianista e compositore statunitense scelto per l’occasione dai musicisti di San Donato), Wayne Shorter (Nefertiti), Thelonious Monk (Misterioso e Skippy), Charles Mingus (Better get into your soul) e Joe Zawinul (Mercy, Mercy, Mercy), tutti nomi di artisti che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’ambito jazz. Le melodie, interpretate con sapienza, erano intervallate da letture (di Marco Massari e Chiara Rivoli) da Shakespeare, da Dante Alighieri e persino da Giorgio Gaber. Il filo conduttore dello spettacolo di musica e parole è stato il tema del sogno: l’idea di Giuseppe Fiorito, presidente della Flight band e ideatore del programma della serata, è stata quella di riallacciarsi alla tradizione delle feste rinascimentali che si svolgevano nel Cinque/Seicento nelle corti dei palazzi nobiliari dal tramonto all’alba, e così nella splendida cornice notturna di Rocca Brivio musica e poesia provocavano domenica sera continui saliscendi emotivi agli ascoltatori e la gente, incuriosita, riscopriva anche un po’ il piacere della convivialità, il gusto della buona tavola con un aperitivo che si richiamava alla tradizione alimentare rurale, sotto il porticato della Rocca. Le postazioni musicali erano due, da una parte del porticato la Flight band e dall’altra il Just Trio (Marco Ilari alla chitarra, la fisarmonica di Mario Toscano e la bellissima voce di Donatella Amalia Lorenzini); quest’ultimo, di ottimo risalto, intervenuto ad arricchire ulteriormente il repertorio della serata con musiche latinoamericane, con Libertango del maestro argentino Astor Piazzolla e Samba one note e Corcovado, due classici del genere firmato dal brasiliano Tom Jobim. Tutte queste sonorità raffinate, cullanti e serene, ma anche più incisive, potenti, passionali, ricreavano un’atmosfera tranquilla, preziosa, ideale per pensare e anche un po’ sognare, appunto. Chitarre, sassofoni, batteria, piano, tromba, contrabbasso hanno accompagnato le parole dell’attore che impersonava Oberon, il leggendario re degli Elfi ripreso da Shakespeare nel Sogno di una notte di mezza estate, il “padrone di casa” di questa festa molto ben riuscita nell’imponente Rocca Brivio, in un angolo verde del Parco agricolo Sud Milano. Il “Sogno di una rocca di mezza estate”, questo il titolo della elegante serata festosa, è stato organizzato da Rocca Brivio Sforza Srl, dall’associazione Rocca Brivio e dal Punto parco agricolo Sud Milano Rocca Brivio, e dagli artisti di Flight Band e Just Trio, con il patrocinio del Comune di San Giuliano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA