Raffaele Pe regala Bach al suo pubblico e si prepara a una trasferta europea a Vienna

Il controtenore lodigiano con la Lira d’Orfeo protagonisti alla Fondazione Cosway prima di una mini tournée nazionale

Un concerto “in casa”, nella Sala della Musica della Fondazione Cosway, e poi una tournée nazionale. Il controtenore lodigiano Raffaele Pe ha voluto fare un piccolo grande regalo di Natale ai suoi concittadini con l’esibizione straordinaria (andata in scena giovedì scorso) che ha anticipato un nuovo viaggio in compagnia dell’ensemble La Lira di Orfeo.

«Un regalo per il pubblico, ma anche – ha sottolineato Pe in apertura – un regalo che noi musicisti abbiamo voluto fare a noi stessi; concederci un po’ di Bach è una cosa che succede raramente, soprattutto in Italia». La bellissima cantata di Bach eseguita con la consueta infallibilità tecnica, ma anche con un’intensità emozionante, fa parte della sterminata produzione liturgica del musicista tedesco: più di 300 cantate composte negli anni in cui era Kantor nella Thomaskirche di Lipsia. «Eppure – spiega ancora Pe – in ogni anno liturgico Bach inventa nuovi modi per raccontare la fede attraverso la musica». Le tre parti della cantata, che propone una profonda riflessione sul tema del peccato, hanno permesso al pubblico di gustare, insieme alla voce del cantante, anche le sonorità degli strumenti d’epoca, tra cui il suggestivo suono dell’oboe d’amore, dotato di un suono più grave, più rotondo e avvolgente rispetto a quello dell’oboe. Per poi esplorare un’altra faccia della musica barocca nella seconda parte del programma, con l’esecuzione affidata a un quartetto d’archi di un concerto di Telemann, l’amico-rivale di Bach, il musicista mondano, di più facile ascolto, abituato al successo e dedito a una grandiosa molteplicità di forme musicali anche per il teatro. A concludere, un altro capolavoro assoluto di Bach, l’aria “Qui sedes” dalla messa in Si minore, con il meraviglioso duetto tra l’oboe e la voce: un’altra prova di virtuosismo e di maturità esecutiva che il pubblico ha salutato con un lungo applauso. Appena il tempo di congedarsi, e Pe è già proiettato verso un’altra importante avventura musicale: dopo gli appuntamenti italiani con Bach, in gennaio sarà protagonista a Vienna della prima esecuzione europea dell’“Orfeo” di Nicola Porpora, un’opera scritta per la voce di Farinelli.
An.De.

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