Poesia di strada: un dizionario per “tradurre” i muri della città

Dario Pruonto (Mister Caos) è tra gli autori di un saggio sulla “ street art”

C’è la firma del creativo sandonatese Dario Pruonto, in arte Mister Caos, sul primo saggio interamente dedicato al tema della poesia di strada. “Con le parole ovunque” è uscito a fine marzo per i tipi di Agenzia X. È un lavoro collettivo che si pone l’obiettivo di raccontare l’evoluzione del fenomeno dal 2000 al 2020. La poesia di strada «non è il futurismo, che si diede un canone da rispettare per poter essere parte del movimento. La poesia di strada ha tante radici: la street art, i graffiti, la pop art, la grafica pubblicitaria… può scaturire da una molteplicità di percorsi. Passati un po’ di anni, ci è parso importante fare il punto raccogliendo esperienze e tecniche», spiega Pruonto, autore l’anno scorso della poesia “Viavai” sulla massicciata della ferrovia di via Di Vittorio a San Donato ed esponente di spicco nel panorama italiano della poesia di strada.

Il volume pubblicato da Agenzia X (170 pagine, 15 euro), casa editrice milanese con un catalogo specializzato in sottoculture, si snoda tra parti saggistiche curate da Francesco Terzago, giovane filologo e studioso, membro del centro studi universitario Inopinatum e dell’osservatorio Inward che si occupano entrambi di creatività urbana, e una mappatura curata da Pruonto che abbraccia le esperienze più significative degli ultimi vent’anni (tra cui il festival internazionale della poesia di strada svoltosi a San Donato nel 2017).

«Le arti di strada sono come il giapponese, un codice linguistico diverso. Basta iniziare a capire qualche elemento per imparare a leggere la città in modo diverso».

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