Orfeo week, di scena Galimberti con la sua etica del viandante

Le radici dell’Occidente analizzate dal filosofo nell’ambito della manifestazione culturale

Le radici dell’Occidente – il mondo greco con la natura al centro, la tradizione giudaico-cristiana in cui l’uomo è immagine di Dio – agivano secondo un orizzonte di senso e un fine. Ma oggi viviamo nell’età della tecnica, «non più un mezzo nelle mani dell’uomo: la tecnica è un mondo, il mondo che abitiamo». Una tesi che il filosofo Umberto Galimberti ha spiegato durante la lectio magistralis tenuta sabato sera al teatro alle Vigne, davanti a un pubblico numeroso ed eterogeneo in apertura dell’ “Orfeo week”, il festival di arte, musica e cultura promosso da Raffaele Pe con la Lira di Orfeo. Dopo il “prologo” a sorpresa della mattina con l’happening acrobatico su arie barocche, in scena in piazza della Vittoria, la rassegna è entrata nel vivo con l’intervento del filosofo monzese, uno dei nomi di punta degli eventi in cartellone fino al 3 dicembre.

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