Omaggio lodigiano ai Deep Purple

Non è stato solo il tastierista e fondatore di uno dei gruppi più famosi della storia del rock, i Deep Purple, ma anche l’ideatore di una delle primissime opere che fondono chitarre elettriche, basso e batteria con la musica sinfonica. Parliamo di Jon Lord, il musicista inglese scomparso esattamente un anno fa, e del suo Concerto for group and orchestra, opera datata 1969 che tornerà a “vivere” grazie all’intuizione e al talento di alcuni musicisti lodigiani. Tra loro Ivan Merlini (che per l’occasione si esibirà all’organo Hammond) e Graziano Demurtas, noto come “Il Conte”, impegnato invece nelle vesti di cantante e chitarrista. Insieme a Tobia Scarpolini (batteria), Tony del Coco (basso) e all’Orchestra sinfonica Giuseppe Verdi di Milano diretta da Giovanni Marziliano, i due lodigiani saliranno sul palco dell’auditorium milanese di corso San Gottardo il tardo pomeriggio (ore 18) di domenica 11 agosto.

L’evento, intitolato Una serata con i Deep Purple, si snoderà lungo i tre movimenti del concerto scritto da Jon Lord, senza tralasciare, nel finale, due brani simbolo del repertorio dei Deep Purple come Highway star e la celeberrima Smoke on the water. A Graziano Demurtas, 49enne chitarrista e cantante di Massalengo con alle spalle diverse collaborazioni con grandi artisti della scena italiana e variegate esperienze come leader di gruppi rock, toccherà il ruolo di frontman: «Si tratta di una vera opera sinfonica con interventi rock - racconta Demurtas -. Si alternano partiture da eseguire insieme all’orchestra a momenti in cui suona solo il quartetto. Il concerto di Lord è una composizione decisamente singolare, tra le prime opere in cui la musica classica si fonde con il rock». Sul palco dell’Auditorium di corso San Gottardo, Demurtas dovrà dividersi tra il ruolo di talentuoso chitarrista e quello di cantante: «Il primo tempo sarà interamente strumentale, nel secondo si alterneranno parti cantate, mentre nel terzo saranno ancora gli strumenti a farla da padroni. Tra i bis non potranno mancare quindi grandi classici come Highway star e Smoke on the water, due canzoni che abbiamo scelto per omaggiare la lunga storia dei Deep Purple».

Del resto il rock fa parte del dna del “Conte” Demurtas, sulle scene fin dagli anni Novanta come leader degli Scomunica e poi, dal 1996, degli Wine Spirit, con i quali ha partecipato anche a diversi concerti all’estero e a due edizioni del Gods of metal. Nella sua carriera spiccano inoltre le collaborazioni discografiche con artisti come Paola Turci, Irene Grandi, Giuni Russo, Mario Lavezzi e molti altri. «Nel frattempo tengo masterclass e lezioni in varie scuole, ho fondato un nuovo trio, i Gd3, e sto pensando a un nuovo progetto strumentale». Prima, però, l’appuntamento “profondo porpora”, e l’incontro scintillante tra il rock e la musica classica.

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