MUSICA Jazz e canzone, una forma di resistenza

L’incontro a cui hanno partecipato alcune classi del Bassi di Lodi

Le classi di 5° e 4° dell’istituto Bassi di Lodi hanno partecipato all’incontro: “Jazz e canzone, una forma di resistenza al fascismo”, sul tema della musica al tempo di Mussolini, che si è tenuto nella mattinata di mercoledì, presso l’auditorium. I relatori Laura Coci, già docente presso i licei lodigiani e presidente dell’Istituto lodigiano per la storia della Resistenza, accompagnata dal jazzista Roberto Del Piano hanno rivisitato alcune opere musicali capaci di sostenere sia la propaganda che la resistenza durante il periodo della dittatura italiana del ‘900. In particolare il momento di riflessione ha affrontato temi come la musica di regime, quella coloniale e di opposizione. Al tempo in cui forse il nostro paese viveva un dei momenti più bui nella sua espressione democratica, il regime controllava emissioni di qualunque tipo, veicolando messaggi e censurando quelli che mettevano in ridicolo il suo sistema. Clips, ascolti, filmati e documenti hanno accompagnato l’esposizione dei due relatori incontrando l’interesse dei ragazzi. Oggi, come allora, la musica è capace di trasmettere valori e idee che sanno definire l’identità di ciascuno. L’idea di realizzare l’incontro nasce dalla necessità di voler trasmettere alle nuove generazioni una consapevolezza che prende origini da quanto già accaduto in passato, al fine di evitare che certe tragedie come quelle che si sono consumate nel periodo fascista si possano ripetere, la memoria non ha bisogno di una data, ma validi testimoni che la possano tramandare e in questo i nostri ragazzi possono diventare protagonisti.

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