
MUSICA «Gli 883 sono patrimonio di tutti: che bella la serie che li racconta»
Il caso tv del momento visto da Damiano Bonvini leader della cover band 0382
Sono stati tra i primi a rivalutare la figura di Mauro Repetto, l’iconico co-fondatore degli 883 tornato alla ribalta dopo la fortunatissima serie tv “Hanno ucciso l’uomo ragno” che racconta la storia del duo di Pavia. “Come Mauro Repetto”, brano nato nel 2019 e inserito poi nell’album “Naturalmente senza tragici imprevisti” uscito dopo la pandemia, è uno dei singoli più noti del repertorio de Le Bisce, il gruppo lodigiano che spazia tra punk, pop, rock e canzone d’autore. La “voglia” di 883 scatenata dalla serie televisiva di Sky ha fatto impennare vertiginosamente gli ascolti di quel pezzo sulle piattaforme, tanto da fare “impazzire” anche l’algoritmo di Spotify: «La piattaforma ha considerato fraudolento l’aumento degli streaming e, per tutta risposta, ha rimosso il nostro disco, anche se il singolo è rimasto – racconta Damiano Bonvini, 40enne leader delle Bisce e pure cantante degli 0382, la nota cover band lodigiana che propone le canzoni degli 883 e di Max Pezzali -. Noi non c’entriamo nulla: probabilmente, dopo avere visto la serie televisiva, tanti utenti hanno cercato Mauro Repetto e si sono imbattuti nel nostro brano».
Un brano che - come accade nella serie tv - rivaluta totalmente il ruolo del “biondino che balla”: «Da fan della prima ora degli 883, ho sempre avuto grande stima per Repetto, a torto considerato quasi un elemento ornamentale del duo – continua il musicista di Quartiano -. Mauro è stato il vero motore degli 883: probabilmente, senza di lui, Max Pezzali adesso sarebbe a vendere fiori nel negozio di famiglia. Repetto se n’è sempre fregato di sembrare lo “stupido” di turno: per me è un esempio di semplicità e leggerezza, un personaggio positivo capace ogni volta di strappare un sorriso». Tutto ciò è evidente anche nella serie tv firmata da Sydney Sibilia: «L’ho guardata due volte, mi è piaciuta molto. Avevo letto anche il libro di Max Pezzali da cui è liberamente tratta. La rivalutazione artistica di Repetto credo sia l’aspetto più interessante. Poi, ovviamente, giocano un ruolo fondamentale l’effetto nostalgia e la scelta azzeccatissima del cast: ho avuto la fortuna di conoscere Max Pezzali e posso dire che l’attore che lo interpreta, Elia Nuzzolo, è davvero uguale nelle espressioni facciali e nel modo di parlare». La serie è anche un tuffo nei meravigliosi anni ’90, quando Internet era ancora un sogno e quando i meccanismi della discografia erano completamente diversi: «Ho vissuto anche io quel periodo, ho fondato la prima band a 14 anni: all’epoca tutto si basava sul passaparola e sull’autopromozione, portando fisicamente la cassetta in giro. Oggi basta un click per arrivare dappertutto: è tutto oggettivamente più facile, ma spesso ci si perde nel mare magnum di proposte. Si è perso il senso della ricerca musicale: i ragazzini considerano vecchia una canzone uscita 3 mesi prima». Gli 883 invece continuano a “spaccare” e Bonvini lo sa bene: i concerti degli 0382 (che sabato suoneranno al New Re Artù di Pieve Fissiraga) fanno sempre il pienone. «La forza delle loro canzoni è che sono diventate patrimonio di tutti. Gli 883 hanno sdoganato la figura dell’artista che racconta storie quotidiane che chiunque ha vissuto, attraverso un linguaggio semplice e poetico al tempo stesso».
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