Moby Prince: un film sulla “strage dimenticata”

Sabato al festival dei Popoli di Firenze l’anteprima

del film che ricostruisce la tragedia del 1991

in cui persero la vita anche tre lodigiani

Chi vide le fiamme parlò di «inferno dantesco», o peggio ancora di «forno crematorio». La notte del 10 aprile 1991, davanti al porto di Livorno, 140 persone persero la vita per lo scontro tra il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo: la più grande tragedia della marineria italiana resta tuttora un mistero irrisolto, nonché l’ennesima strage dimenticata del nostro Paese. La storia tocca da vicino anche tre famiglie lodigiane: nell’impatto fatale persero infatti la vita gli sposini di Lodi Anna Defendenti e Diego Cesari, in viaggio di nozze, e Gabriele Molaro di Sant’Angelo. Ora un film tenta di fare chiarezza e di gettare nuova luce sulle incongruenze processuali: si tratta di Centoquaranta - La Strage Dimenticata, il documentario firmato da Manfredi Lucibello e prodotto da Pulsemedia che sarà presentato sabato in anteprima mondiale in apertura della 54esima edizione del Festival dei Popoli in scena a Firenze fino al 7 dicembre.

«È la storia di uomini mediocri che si sono venduti al diavolo per pochi spiccioli - dice il regista -, ma anche quella di persone che da vent’anni non hanno mai smesso di cercare la verità». Il documentario presenta filmati di repertorio dell’archivio Rai e delle emittenti locali che per prime arrivarono sulla banchina del porto di Livorno, oltre a materiali provenienti dagli archivi del tribunale di Livorno da dove sono affiorati diversi videotape di indubbio valore processuale. «Le procedure di analisi dei materiali sono state lunghe non soltanto per la burocrazia, ma perché - continua il regista - molto di quegli archivi video, contenenti contributi mai visti nemmeno dai familiari delle vittime, sono stati preservati in maniera approssimativa, lasciando che molte cassette VHS si usurassero e diventassero completamente inutilizzabili». Incredibili negligenze, impuniti occultamenti di prove. Ai fini della ricostruzione storica degli eventi, Centoquaranta - La Strage Dimenticata aggiunge quindi, con un taglio cinematografico, elementi preziosi ai focus giornalistici prodotti dal ’91, portando alla luce, tra le altre, le riprese dei sopralluoghi dove i periti di parte civile, una volta saliti sul traghetto Moby Prince, accertano le numerose manomissioni a poche ore dal ritorno in banchina del relitto ancora fumante. A questo “lato oscuro” si aggiungono i numerosi tentativi di depistaggio come l’ipotesi dell’attentato terroristico, quello della nebbia presente quella notte davanti al porto che avrebbe favorito l’impatto, fino alla più grave accusa di «fatale errore umano» da parte dell’equipaggioche sarebbe stato distratto dall’incontro di calcio tra la Juventus e il Barcellona trasmesso in tv. Il documentario ricostruisce la tragedia con la partecipazione di Loris Rispoli, presidente dell’Associazione 140, Familiari delle vittime del Moby Prince e Angelo Chessa, presidente dell’Associazione 10 aprile - Familiari delle vittime, uomini che più di tutti hanno cercato di fare chiarezza sulle numerose incongruenze di quella che rimane la più grave tragedia della marina italiana dal secondo dopoguerra.

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