Medaglia: il bello della vita tra musica ed emozioni

Il nuovo romanzo dell’autore di Vidardo scorre come una canzone pop che rimane fissa nella memoria

È un romanzo “pop” in tutti i sensi. Perché è intriso di riferimenti musicali “mainstream”, con i classici intramontabili degli anni Sessanta e la poetica di Lucio Dalla a bilanciare le pagine; perché è leggero, immediato, senza però mai scadere nel superficiale; e perché i personaggi sono semplici e autentici come una canzone pop che rimane per sempre impressa nella memoria. Con “Il bello che esiste” (edizioni Porto Seguro, 282 pagine, 16,90 euro), Mauro Medaglia racconta una storia in cui alla fine vincono i buoni, gli umili, quelle persone «non dotate di particolare talento che devono lavorare il doppio per raggiungere i risultati».

Il romanzo è una “summa” dell’immaginario dello scrittore di Vidardo, alla sua prima opera solista dopo aver pubblicato a quattro mani, con Gabriele Giovannacci, “Voglio vedere l’effetto che fa” (2015) e “Ce n’era bisogno?” (2016), entrambi usciti per Linee Infinite.

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