Luca, gli applausi di X-Factor

Il suo grande sogno è arrivare un giorno davanti alle telecamere, con il microfono in mano e una canzone sulle labbra. Nel frattempo Luca Rossi, nato e cresciuto a Casalpusterlengo, deve accontentarsi di restare dall’altra parte, dietro le quinte di uno spettacolo televisivo che ha come obiettivo proprio quello di lanciare nuovi talenti. E accontentarsi non è stato difficile per questo ragazzo di ventisette anni, giustamente orgoglioso di far parte della squadra che ogni

Luca Rossi, nato e cresciuto a Casale

giovedì sera, in diretta dal Teatro della Luna di Assago, contribuisce al successo di X Factor, quinta edizione del talent show nato in casa Rai e approdato quest’anno nel palinsesto di Sky. Il suo ruolo è quello dell’animatore di studio, ovvero colui che si occupa di “riscaldare” il pubblico, spingerlo all’applauso, suggerirgli quando intervenire e quando invece restare in silenzio. Avete presente Damiano Gagliani, simpatica presenza in trasmissioni anni Ottanta come La Ruota della fortuna e Ok, il prezzo è giusto? «Ecco - conferma Luca -, Damiano è l’icona di noi animatori, il pioniere di questo mestiere, un esempio da seguire. Anche se, per essere sinceri, io non pensavo affatto che avrei fatto questo lavoro, il mio vero obiettivo è diventare un cantante». Lo è praticamente da sempre, da quando Luca - ancora ragazzino - si occupava di animare le feste alla Casa del Giovane di Casalpusterlengo, tra un turno e l’altro alla caserma dei Vigili del Fuoco, dove prestava (e presta) servizio come volontario. Poi, dopo alcune esperienze da vocalist all’Encanto, al M’interessi e in alcune discoteche del lodigiano, Luca tenta il grande salto rispondendo all’annuncio di un’agenzia milanese, in cerca di aspiranti cantanti. Il provino non va come previsto, nel senso che Luca - così gli dicono - non è ancora pronto per fare il cantante, ma gli viene proposto di fare l’assistente di studio nella prima edizione di X-Factor. È l’inizio di una carriera che nel corso degli anni, sotto l’ala protettiva dell’agente Stefano Timolina, lo porterà a partecipare a molte altre trasmissioni televisive e a lavorare con Nastasha Stefanenko, Beppe Braida, Fabrizio Frizzi («Uno che dà sempre il massimo, davvero un grande professionista»), a confrontarsi con «registi fenomenali» come Silvia Arzuffi e Celeste Laudisio, senza contare i tanti volti noti che si sono avvicendati sul palco di X Factor.

Il lavoro gli piace, anche se, come lui stesso confessa, «a volte è massacrante, devi restare sintonizzato 24 ore su 24 sul programma, solo così riesci a dare il massimo». Molte ore prime dell’inizio della diretta, Luca è già in studio pronto ad accogliere il pubblico: «Spiego agli spettatori il regolamento, facciamo un po’ di inquadrature di prova e qualche applauso. Poi, prima di collegarmi con la regia per la diretta, salgo sul palco per un mini show iniziale, che serve a riscaldare l’atmosfera». È questo il momento che Luca preferisce, quando può prendere in mano il microfono e dimostrare a tutti di essere un cantante prima che uno “scalda pubblico”. Per lui è anche un modo di imparare un mestiere, «e non sai quante cose s’imparano dietro le quinte, molte di più di quelle che potresti imparare in una scuola del settore. Si sa, per sfondare nel mondo dello spettacolo la gavetta è necessaria, e io ho la fortuna di farla a tu per tu con grandi professionisti».

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