Lorenzo Poli, un lodigiano a Sanremo

dal palco di Vasco a quello dell’Ariston

Non può ancora vantare il curriculum dell’inossidabile Al Bano (14 volte sul palco dell’Ariston), ma di questo passo Lorenzo Poli potrebbe diventare una vera “colonna” del Festival di Sanremo. Per il secondo anno consecutivo il bassista santangiolino d’adozione è presente infatti nell’organico dell’orchestra Rai che fino a sabato accompagnerà i 14 big e gli 8 giovani selezionati per la kermesse dei fiori. Lorenzo è nato a Milano, ma nel capoluogo barasino ha vissuto per otto anni e ha sposato la moglie Graziella, che guarda caso è la sorella minore della violinista Doriana Bellani, anche lei impegnata in questi giorni nell’orchestra del festival. Sul palco dell’Ariston c’è quindi tutta una fetta di una famiglia barasina e non c’è da stupirsi, perchè i Bellani sono un’intera dinastia di musicisti e anche la sorella maggiore di Doriana, Luisella, è pianista. «Dal punto di vista tecnico, la prima serata è andata molto bene - racconta Poli, 44 anni, attualmente uno dei bassisti più quotati nel panorama della musica leggera italiana -. Non ci sono stati intoppi, tutto il meccanismo è stato preparato alla perfezione. Penso che quest’anno il pubblico abbia potuto ascoltare un buon numero di belle canzoni. Le mie preferite? Siccome noi orchestrali dobbiamo ancora votare, al momento non posso sbilanciarmi. Diciamo che prediligo la ricerca artistica piuttosto che i brani scritti a “uso commerciale”». Del resto Lorenzo Poli è un intenditore: la sua lunga carriera è iniziata nei primi anni Ottanta nelle balere del Piacentino con le orchestre di liscio, per poi prendere quota nel 1987 quando fu reclutato tra i musicisti di Renato Zero. Un’escalation continua, che ha portato il musicista santangiolino a suonare con diversi mostri sacri come Vasco Rossi (con il quale ha partecipato alla famosa tournée di Fronte del palco nel 1991), Franco Battiato, Enrico Ruggeri, Mina (con la quale collabora da cinque anni), Adriano Celentano, Ron, Marco Masini. Ora la nuova avventura al Festival per antonomasia, già vissuta lo scorso anno quando a fare da padrona di casa c’era Antonella Clerici: «Ho trovato un’atmosfera piuttosto simile: la Clerici aveva forse un atteggiamento più familiare, Morandi è molto professionale. Però entrambi sono persone cordiali, che sanno mettere a proprio agio tutto lo staff. È un fattore molto importante, perché spesso il presentatore “trasferisce” la propria indole sul resto dell’equipe. Con Morandi avevo già lavorato in un’altra trasmissione di RaiUno, Non facciamoci prendere dal panico, e anche in quella occasione mi ero trovato molto bene. È una persona molto preparata, un grande professionista che non tralascia alcun dettaglio».

Dopo l’avventura a Sanremo, Poli tornerà a fare il “turnista”, il musicista sul palco di grandi concerti, e a sostenere il suo nuovo progetto musicale intitolato Fonda(c)tion, un gruppo che miscela in modo originale soul, pop, funk, jazz e rock. Il primo disco della band, As it used 2B, sarà presentato a Londra nel mese di marzo per il lancio sul mercato internazionale.

Fabio Ravera

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