L’Opera a Piacenza apre nel segno di Nucci

Amici dell’opera, prendete agenda e penna, e segnatevi già da ora le date che vi vedranno felicemente impegnati, a Piacenza, ad assistere alle rappresentazioni che costituiscono il fitto cartellone della prossima Stagione del teatro Municipale. Primo titolo in programmazione, la serata del 7 ottobre con replica pomeridiana il 9, è quello raffinato del verdiano Un Ballo in maschera, assente da ben 33 anni che ora torna grazie alla fucina di “Opera Laboratorio” certosinamente curata dal “nostro” Leo Nucci. Dopo Amico Fritz, Elisir d’Amore e Luisa Miller, ecco l’ultima creatura del grande interprete che si fa preparatore artistico di giovani talenti. La regia accorta del celebre baritono lodigiano sarà qui supportata dall’esperienza di Donato Renzetti alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza e si avvarrà delle voci più interessanti cresciute nel fecondo vivaio del Maestro. La stagione proseguirà, il 4 e il 6 novembre, con La Bohème di Giacomo Puccini di nuovo in scena dopo 14 anni grazie a una coproduzione internazionale. L’appassionante e drammatico amore tra Mimì e Rodolfo vedrà protagonisti rispettivamente Benedetta Torre ed Alessandro Scotto di Luzio, per la regia di Cristina Mazzavillani. In buca, il talento di Nicola Pazkowski traghetterà l’orchestra nei boulevard della Parigi squattrinata e vitale degli intellettuali di metà Ottocento. Quasi in contemporanea, sabato 5 novembre le luci del Municipale si accenderanno sul musical Mimì è una civetta, “rilettura” - divertissement à la bohémienne commissionato al giovane musicista Alessandro Cosentino. Il 17 e 19 febbraio 2017, dopo ben 42 anni, un altro ritorno, quello de La Wally, l’ultimo lavoro di Alfredo Catalani andato in scena alla Scala nel 1889 ed apprezzato da grandi autori come Mahler, che la diresse più volte. La sapiente scrittura di Catalani verrà qui restituita dalla direzione di Francesco Ivan Ciampa, mentre la regia sarà affidata a Nicola Berloffa, già noto al pubblico piacentino per il successo riscosso nella stagione 2014-2015 con Les Contes d’Hoffmann. A marzo, venerdì 10 e domenica 12, il sipario si alzerà sull’ultimo frutto della collaborazione di Wolfgang Amadeus Mozart con Lorenzo Da Ponte: la sublime Così fan tutte, che va a concludere il ciclo Mozart-Da Ponte iniziato nel 2012 con Le nozze di Figaro. Le peripezie di due gentiluomini che desiderano mettere alla prova la fedeltà delle loro fidanzate avranno la regia di Giorgio Ferrara, mentre a dirigere l’Orchestra Giovanile Cherubini sarà Carla Delfrate. Sempre a marzo (24 e 26) andrà in scena la belliniana I puritani in un nuovo allestimento frutto di una coproduzione tra Fondazione Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia. A firmare rispettivamente direzione e regia saranno Jordi Bernacer e Francesco Esposito. Il 31 marzo e il 2 aprile il sipario si alzerà su un nuovo allestimento coprodotto da Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena. La produzione, dal titolo Avrò dunque sognato e con le musiche di Giuseppe Verdi, celebra i 50 anni di carriera del baritono Leo Nucci. Diretto da Aldo Sisillo alla guida dell’Orchestra dell’Opera italiana e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, lo spettacolo avrà la regia di Salvo Piro, da anni stretto collaboratore dello stesso Nucci. E a chiudere la prossima stagione operistica sarà infine Notte per me luminosa; l’opera, commissionata al compositore di fama internazionale Marco Betta, è ispirata dai personaggi dell’Orlando furioso di Ariosto e basata sui testi di Dario Olivieri, nell’anno in cui si celebrano i 500 anni dalla prima pubblicazione dell’Orlando Furioso. Lo spettacolo che vede la collaborazione del Conservatorio Nicolini di Piacenza, è una coproduzione tra Fondazione Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, Opera Giocosa di Savona e Fondazione Teatri di Piacenza. Ad eseguire questa nuova partitura sarà l’Ensemble Contemporaneo del Conservatorio Nicolini, diretto da Massimiliano Caldi e con un cast formato da giovani artisti e allievi di canto del Conservatorio. La mano esperta di Italo Nunziata ne firmerà la regia.

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