Lodi torna capitale della fotografia

Mostre e laboratori per una rassegna di livello internazionale

Su Google basta semplicemente digitare “festival fotografia” per capire la portata di ciò che succederà a Lodi tra domani e domenica. Il secondo suggerimento offerto dal motore di ricerca più famoso al mondo rimanda infatti al Festival della fotografia etica, segnalato appena dietro a un “gigante” come la rassegna di Reggio Emilia, una delle più importanti manifestazioni dedicate alle immagini a livello europeo.

Se il buongiorno si vede dal mattino, la seconda edizione della kermesse lodigiana, organizzata dal Gruppo fotografico Progetto Immagine con il supporto di Comune, Provincia e diversi sponsor, dovrebbe addirittura superare il grande successo ottenuto lo scorso anno. Del resto il programma è di altissimo livello, tra mostre prestigiose (in primis quella dell’americano Eugene Richards, uno dei “mostri sacri” della fotografia), videoproiezioni, dibattiti, laboratori e tanti altri appuntamenti collaterali. «Il nostro sito in questo periodo viene consultato ogni giorno da almeno 400 utenti - spiega Alberto Prina, anima di Progetto Immagine -. Il Festival sta riscuotendo molta curiosità, ci sono tutte le premesse perché abbia un buon impatto anche a livello di pubblico». Merito anche degli argomenti trattati: non esistono infatti altre kermesse dedicate all’approfondimento tra etica, comunicazione e fotografia. «Per noi la parola “etica” indica soprattutto un modo di lavorare e di affrontare certe tematiche - continua Prina -. La scelta stessa di organizzare un festival è etica: ciò permette di conoscere gli autori, di passare del tempo visitando una mostra. E il tutto è stato realizzato grazie all’impegno di volontari che in questi mesi hanno curato ogni aspetto, dalla direzione artistica alla logistica».

Il Festival aprirà ufficialmente i battenti giovedì a partire dalle ore 17, quando sarà possibile visitare le tre mostre principali in programma: War is personal di Eugene Richards (ex chiesa dell’Angelo in via Fanfulla), la cronaca delle emozioni di alcune persone coinvolte nella guerra in Iraq nel 2006; Blanco - Visions of blindness di Stefano De Luigi (ex chiesa di San Cristoforo in via Fanfulla), progetto che racconta la condizione dei ciechi nel mondo e i passi in avanti compiuti per curare la loro disabilità; e Odd days di Simona Ghizzoni (sede di Progetto Immagine in via Vistarini 30), percorso per immagini sul tema dei disturbi alimentari. Alle ore 18 si alzerà il sipario anche sulle due mostre dedicate a due organizzazioni non governative, Medici senza frontiere e Cesvi, allestite presso lo spazio Bipielle Arte di via Polenghi.

«Di sicuro la mostra di Richards è qualcosa di imperdibile, ma il programma è talmente ricco e articolato che è difficile scegliere. Tra le novità voglio ricordare soprattutto gli incontri con i fotografi, che da venerdì a domenica saranno presenti alle mostre per accompagnare il pubblico in visite guidate. E in più abbiamo voluto unire grandi fotografi a fotografi pressoché esordienti, come Fausto Podavini, vincitore del concorso di fotogiornalismo che abbiamo organizzato, o alcuni soci di Progetto Immagine che hanno realizzato gli scatti della mostra “7 marzo 2009, l’istantanea della Provincia di Lodi” che si terrà proprio nella sede della Provincia». Inoltre la rassegna coinvolgerà diversi altri spazi della città: «Sabato, intorno alle 23, si terrà la Notte del festival, con un rinfresco presso il foyer del Centro Bipelle a cui parteciperanno tutti i fotografi. C’è poi la novità del “Fuori Festival”, con l’ esposizione di lavori dei soci di Progetto Immagine in vari bar e ristoranti della città».

Giovedì si apre a Lodi la seconda edizione del Festival della fotografia etica, una rassegna di livello internazionale con gli scatti di Eugene Richards

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