Lodi “splende” dentro l’obiettivo della Rai

Bianca Balti accompagna la troupe di Osvaldo Bevilacqua nel cuore della città

A un certo punto si forma un capannello di ragazzini: «Ma quella è Bianca Balti?». Il tempo di destarsi dalla celestiale visione e, cellulare in mano, ecco partire una selva di “click” per immortalare la top model. Lei dispensa autografi e sorrisi, prima di tornare sul a “set a cielo aperto” e continuare a promuovere l’immagine della sua Lodi, la meta scelta dalla troupe di Sereno Variabile, la nota trasmissione di RaiDue, per la puntata che andrà in onda il prossimo 14 maggio alle ore 17. Per tre giorni, da martedì a oggi (il tutto terminerà questa mattina con le riprese dall’elicottero), la città del Barbarossa è stata infatti messa sotto l’occhio dalle telecamere alla scoperta delle bellezze artistiche e naturali di un luogo ancora «a misura d’uomo». L’ingresso di Bianca in piazza Broletto, in sella a una bicicletta messa a disposizione dal servizio a noleggio del comune, ha suggellato la mattinata di ieri, con il sole di aprile prezioso alleato per rendere l’atmosfera ancora più suadente. L’indossatrice, “reclutata” dall’amministrazione come nuovo testimonial cittadino, si è prestata volentieri alle domande di Osvaldo Bevilacqua, il giornalista che da più di trent’anni dirige l’orchestra di “Sereno Variabile”, decantando i pregi della vita di provincia e soprattutto il fatto di poter stringere rapporti umani genuini, «perché a Lodi bene o male ci conosciamo un po’ tutti». Se n’è accorto lo stesso Bevilacqua, che nel suo lungo tour ha potuto ascoltare la voce di tanti comuni cittadini, come lo “storico” panettiere Cornegliani in corso Roma, intervistati per dare il loro parere sulla città, raccontandone pregi, difetti, aneddoti e curiosità.

Il viaggio di “Sereno Variabile” è iniziato martedì. Prima tappa uno dei luoghi più suggestivi e invidiati nel resto d’Italia: la Lodi sotterranea, il percorso attraverso i cunicoli bui che si snodano sotto il Torrione accompagnato dalla ricostruzione storica dell’associazione “Lodi Murata”. Il critico d’arte Tino Gipponi ha poi introdotto la troupe alla scoperta dei segreti del Museo della stampa in via della Costa, un’altra delle eccellenze cittadine. Non poteva quindi mancare una visita nel laboratorio della ceramica artistica lodigiana “Vecchia Lodi” di Angelo Pisati, e alla scuola d’arte Bergognone e all’attiguo il museo dei Folligeniali, dove il direttore Angelo Frosio ha spiegato metodi didattici e la filosofia che sta alla base del suo impegno verso i disabili. Il viaggio si poi spostato appena fuori dal comune, sullo sfondo della abbazia di Abbadia Cerreto, dove Bevilacqua è stato accolto dal parroco don Luigi Avanti. Ieri mattina la carovana si è diretta quindi nel centro storico di Lodi, con le telecamere che hanno immortalato a lungo tutti gli angoli più suggestivi, piazza della Vittoria, Duomo e Incoronata su tutti. Poi l’incontro con Bianca Balti in piazza Broletto, e nel pomeriggio un giro fuori porta alla tenuta del Boscone di Camairago, per concludere in bellezza sulle acque di “madre” Adda.

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