Lodi, regno delle sei corde

Torna la grande stagione di chitarra classica

«Sette anni fa nessuno si sarebbe nemmeno sognato di riuscire a portare a Lodi nomi così importanti». Perché la nuova edizione della “Stagione internazionale di chitarra classica” si annuncia davvero come la più ricca e interssante, con un parterre di stelle che comprende ben quattro straordinari ospiti stranieri e due “big” italiani. Dall’11 marzo al 14 settembre, tra l’Aula magna e il choistro del Liceo Verri, la corale di Santa Chiara Nuova e il tempio civico dell’Incoronata, si esibiranno infatti chitarristi di fama internazionale come il polacco Marcin Dylla, che avrà l’onore e l’onere di aprire la rassegna, il brasiliano Odair Assad, il russo Vladimir Gorbach, il messicano Cecilio Perera e i maestri italiani Adriano Del Sal e Giorgio Mirto. Un programma realizzato grazie alla rete di contatti creati negli anni dai soci dell’Atelier chitarristico laudense, sodalizio che con poche risorse è riuscito a inventare una rassegna oggi invidiata in molte città d’Italia. «Alla provvidenza non c’è mai limite, ma credo che sarà difficile in futuro allestire un programma migliore di questo - commenta Mario Gioia, direttore artistico e anima dell’Atelier insieme al fratello Giovanni -. Avremo ben tre artisti vincitori del Gfa, il premio più importante al mondo per la chitarra, e cioè Dylla, Del Sal e Gorbach. Tra l’altro lo stesso Dylla, in questo momento, è considerato il numero uno in Europa. Come ogni anno ospiteremo inoltre il vincitore dell’ultimo premio Pittaluga di Alessandria, Cecilio Perera, e daremo spazio a un chitarrista-compositore come Giorgio Mirto, a dimostrazione che la chitarra possiede anche una sua letteratura originale. Siamo molto soddisfatti inoltre di far conoscere la città di Lodi a molti artisti stranieri, che poi tornano in patria con prodotti tipici della nostra terra e con una copia digitalizzata del Fondo Luigi Ricca della Biblioteca di Codogno, un’autentica miniera per gli appassionati di chitarra». La rassegna può contare anche sulla collaborazione e il patrocinio di Comune e Provincia e il supporto della Fondazione della Banca Popolare di Lodi. «Ogni anno la Stagione è cresciuta e ormai tutti i concerti registrano il pienone, con una presenza massiccia di spettatori che arrivano anche da fuori provincia - le parole dell’assessore comunale alla cultura Andrea Ferrari -. Tutto questo grazie al lavoro dei soci dell’Atelier, una delle realtà più attive della città». La Stagione segnerà anche l’inizio del ciclo dei vari festival lodigiani che culmierà poi tra aprile e maggio: «Questa rassegna è uno dei punti di forza dell’intero territorio - spiega Fabio Francione della Provincia -. Mario Gioia è partito come collezionista di chitarre ma avuto il merito di aprire la sua passione alla città. E va elogiato per la scelta degli artisti: non solo musicisti affermati ma anche emergenti dei quali riesce a intuire subito il talento». Chi volesse restare aggiornato suelle attività dell’Atelier può utilizzare anche una pagina Facebook, digitando Atelier chitarristico laudense nell’apposita finestra di ricerca.

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