Lodi omaggia le sue figlie migliori

Un segno di benvenuto per chi arriva e per chi lascia la città, un inno alla bellezza e un riconoscimento tangibile alla nostra storia e alla nostra tradizione artistica. Sabato mattina a Lodi sono stati svelati i quattro grandi pannelli in ceramica dedicati ad altrettante grandi donne lodigiane, di origine o di adozione, che d’ora in avanti abbelliranno uno scorcio di via Dante, una delle strade di maggior passaggio per la vicinanza con la stazione ferroviaria. Un progetto fortemente voluto dal Centro culturale Il Dado, portato avanti in collaborazione con il Consiglio regionale, con la città di Lodi, con la Fondazione Banca Popolare di Lodi e con Consultec, oltre che con il patrocinio di Provincia di Lodi e Associazione Italiana città della ceramica (Aicc), di cui ha beneficiato l’antica facciata dell’istituto Cazzulani, cornice ideale per realizzare il connubio «tra arte, storia e scuola», come ha sottolineato il sindaco Lorenzo Guerini durante l’inaugurazione.

Davanti agli studenti delle classi prime e seconde, i «custudi» del nuovo corso che intende promuovere e valorizzare l’arte della ceramica, sono caduti così uno a uno i veli sulle opere di Luigi Poletti, autore del ritratto di Elena Cazzulani, Loredana De Lorenzi, che ha raffigurato Ada Negri, Bruna Weremeenco (Giuseppina Strepponi) ed Elena Amoriello (Maria Cosway).

Pannelli di 2 metri e 30 per 1 metro e 10, impreziositi da una cornice di 5 centimetri per 5 con decorazione settecentesca, realizzati con l’imprescindibile supporto della Ceramica artistica lodigiana Vecchia Lodi di Pisati e Minetti che il numeroso pubblico presente ha accolto tra gli applausi e commenti favorevoli.

«Collocare le opere in questa posizione è stata una scelta molto felice - le parole della «padrona di casa», la preside del Cazzulani Giusy Moroni -. Godere del bello è una boccata d’ossigeno». Marco Zaninelli del Centro culturale Il Dado ha quindi spiegato le ragioni del progetto: «Il nostro obiettivo è coinvolgere artisti per creare opere che poi rimangano in dono alla città. Lodi è l’unico centro lombardo all’interno dell’Aicc, può vantare una fornace prestigiosa, eppure mancava ancora l’evidenza della sua lunga tradizione, un’opera di forte impatto mediatico e turistico. Con questo progetto abbiamo fatto il primo passo: vogliamo proseguire su questo percorso e realizzare opere simili anche in altre zone della città». «È un’iniziativa che dimostra attaccamento alla comunità - il commento del sindaco Guerini -. È anche un investimento sulla responsabilità dei cittadini perché le opere diventano patrimonio di tutti». Dal punto di vista storico e artistico, la collocazione dei pannelli nelle nicchie lungo la facciata dell’istituto scolastico ha un grande valore: «Il Cazzulani è custode di una lunga storia di cultura - l’intervento di Maria Emilia Maisano Moro, coordinatrice del progetto -. E l’omaggio figurato parte proprio da Elena Cazzulani, il “genius loci”, una grande donna e scrittrice che ha fatto rivivere le altre grandi figure femminili attraverso una profonda sensibilità».

Fabio Ravera

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