LODI A casa di Filippo Caccamo: «Qui nascono le “Filippiche”» VIDEO

Il comico ci ha aperto le porte per una chiacchierata in libertà

Niente riflettori né luci del palcoscenico: Filippo Caccamo stavolta si racconta tra le mura di casa, a Lodi, nel suo regno, dove ogni giorno prendono vita i personaggi dei suoi sketch. Filippo ha acconsentito di raccontare ai lodigiani quello che succede “dietro alle quinte”: con 330mila follower su Instagram, che non perdono nemmeno una “puntata” del “Collegio docenti più grande d’Italia” sui social, il comico lodigiano classe 1993, parte confidando che i contenuti che pubblica su Instagram prendono forma dopo un’osservazione della realtà: «Si tratta di tirare fuori una battuta da una situazione che ho visto o vissuto personalmente, oppure dalle notizie che leggo sui giornali - racconta -. Magari, bonariamente, prendendo in giro un collega o me stesso». Dalle notizie che riguardano il mondo della scuola o da situazioni che coinvolgono da vicino studenti e insegnanti, Filippo spiega quanto sia importante per un attore avere sempre un focus di riferimento: se nel 2017, quando ancora muoveva i suoi primi passi da attore, Filippo amava sfoderare battute sul mondo degli universitari, ormai ama prendere di mira gli insegnanti. «Gli insegnanti sono un capitolo molto particolare per cui, una volta che ho avuto la possibilità di scoprire cosa accade dietro la “barricata”, dall’altra parte della cattedra, ho pensato che valesse la pena raccontarlo».

“Il Cittadino” entra a... casa Caccamo. Video di Lucia Macchioni

Insegnante di lettere alla scuola Ada Negri fino al 2022, Filippo si definisce sedentario e molto legato alla sua città: «Mi piace realizzare i miei video tra le mura di casa perché il set delle riprese possa corrispondere a una location in cui il pubblico possa identificarsi». Ma com’è la giornata tipo di un attore? «L’artista non è portato solitamente ad avere una giornata tipo. Non si tratta di un lavoro “verticale” ma molto vario: si fa un planning il giorno prima, insieme allo staff, cercando prima di tutto di curare i social, con contenuti che vengono pubblicati rigorosamente ogni giorno. Curo io personalmente i contenuti, la regia e il montaggio - spiega -. Ma, oltre ai video ci sono tante altre cose su cui lavorare, come un progetto con la Rai che mi sta portando spesso a Roma».

Poi la rubrica che da due anni porta avanti sul «Cittadino», la registrazione di un podcast, le conferenze stampa, un nuovo libro in vista, sono tutti modi per portare più pubblico possibile a vedere un suo spettacolo a teatro. Con una laurea magistrale in storia critica dell’arte nel cassetto, dopo aver terminato la triennale alla facoltà di scienze dei beni culturali, Filippo sottolinea ai giovani l’importanza di studiare per trovare la propria strada: «Sembra una frase da vecchio saggio ma studiare è fondamentale. Serve anche solo per capire qual è la strada che non vorremmo mai imboccare, per schiarirsi le idee e intraprendere il proprio cammino». E, per finire, Filippo concede una super anteprima: «“Le Filippiche” sarà il titolo del mio prossimo spettacolo che partirà da gennaio con quattro date a Lodi e poi una tournée che toccherà tutto lo Stivale».

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