LIBRI Dai riflettori delle passerelle Elisabetta Valentini passa a scandagliare gli angoli nascosti delle città

Dopo la ristampa di “Fotomodella” l’autrice annuncia la sua ultima fatica dedicata a luoghi e persone «che occorre imparare ad ascoltare».

«Straniera, indefinita», una creatura in cui si mescolano femminile e maschile, giovane e vecchio: il libro “Fotomodella” scritto da Elisabetta Valentini è stato rieditato da Accènto. Filmmaker e fotografa, oggi l’autrice è tornata a guardarsi indietro, ai tempi del suo grande successo, guadagnato sulle passerelle parigine e non solo. «Per un giovane di oggi non è semplice districarsi nel mondo - il pensiero di Elisabetta Valentini -. E questo libro intende essere un “manuale di istruzioni” per crescere: una spinta a scoprire la propria unicità, per imparare a essere capaci a dire anche no, magari impopolari, ma che insegnano a maturare seguendo i propri talenti, scoprendo il senso della propria vita». Un’esperienza che Valentini ha vissuto nel mondo della moda, dai 17 anni fino ai 28, lavorando per stilisti di fama mondiale: «Un’esperienza che si è tradotta in una riflessione sull’idea di bellezza, sul concetto di femminilità, sul valore di un “corpo addomesticato” in grado di interpretare l’arte e la visione dello stilista». E, dai riflettori delle passerelle alle “periferie del mondo”, l’autrice durante una serata a Lodi dedicata al lancio della ristampa del libro pubblicato per la prima volta nel 1988 ha annunciato la sua ultima fatica che, stavolta, parlerà della ricchezza dell’umanità e di quella impressa negli angoli nascosti nei grandi centri urbani, che parlano di luoghi e persone, «che occorre imparare ad ascoltare».

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