Leggere nella crisi

Nonostante la crisi che ci sta azzannando un po’ a tutti, il libro pare reggere ancora abbastanza bene il mercato. Gli indicatori segnalano cali nelle vendite, questo è naturale, ma con valori percentuali che non sono catastrofici come in altri settori, che stanno patendo ben più di quello editoriale il momento di incertezza economica. Forse perché il libro, pur essendo un oggetto di consumo, non certo un bene primario, è ancora in grado di regalare ai lettori emozioni di cui, quando le cose vanno male, si sente ancora di più la necessità: la voglia di evadere dalla tristezza quotidiana e di viaggiare nei mondi alternativi costruiti dagli scrittori, per perdersi almeno per qualche momento in avventure magnifiche in cui muoverci insieme ai nostri eroi di carta; un’esperienza più forte delle cronache dei telegiornali, che giorno dopo giorno dipingono scenari nefasti per il nostro futuro (almeno economico).

I pochi lettori italiani (ricordiamo che il nostro Paese è fanalino di coda europeo, per ciò che riguarda la media di libri letti ogni anno pro capite) sono lettori forti, abituati a fare del libro non un semplice oggetto da regalare o con cui riempire gli scaffali della propria libreria di casa, bensì un biglietto d’ingresso in mondi affascinanti ed esotici che riescono a trasportarli là dove le miserie quotidiane non riescono più a raggiungerli. E lo fanno molto meglio del cinema (la cui esperienza è troppo rapida e troppo carica di effetti speciali, per avere un effetto duraturo nel tempo), e persino meglio della televisione, la cui funzione soporifera parrebbe più votata all’annullamento delle coscienze, che al loro risveglio emozionale.

Piuttosto che lasciarsi appassire davanti alla tv di casa, ve lo posso garantire, mille volte meglio immergersi in una lunga avventura con i protagonisti di un buon romanzo. Almeno, avrete la possibilità di cimentarvi come eroi, per una volta, e di essere voi a interpretare la parte del protagonista.

Finché i romanzi continueranno a regalarci storie emozionanti in cui perderci, forse le crisi dettate dalle logiche della finanza internazionale ci sembreranno meno opprimenti. Anche se non certo meno stupide e incomprensibili…

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Franco Forte, di Casaletto, è direttore editoriale Mondadori, sceneggiatore (Distretto di Polizia, RIS) e scrittore (Il segno dell’untore, Roma in fiamme, Carthago, tutti pubblicati da Mondadori). Sito Internet: www.franco-forte.it

La rubrica di Franco Forte, di Casaletto, direttore editoriale Mondadori, sceneggiatore (Distretto di polizia, RIS) e scrittore (Il segno dell’untore, Roma in fiamme, Carthago, tutti Mondadori

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