Le tesi sul territorio

presentate ai lodigiani

Come novelli Sherlock Holmes a caccia di indizi. Non sulla scena di un crimine, quanto piuttosto in archivi e biblioteche. Per svelare nuove vie di interpretazione, corrispondenze tra biografie illustri e altrettanto note opere letterarie. O per permettere una più ampia conoscenza della storia del Lodigiano, delle sue istituzioni e di chi ha portato il suo nome negli annali di storia e letteratura. Torna sotto i riflettori, il lavoro di ricerca di giovani studenti e ricercatori che hanno scelto di concentrarsi sul Lodigiano e sulle sue ricchezze. Grazie alla rassegna “Tesi 2.0”, tenuta a battesimo dall’Archivio Diocesano, per presentare i lavori di ricerca e di studio confluiti in tesi di laurea.

Un viaggio in quattro tappe, in partenza il prossimo venerdì 5 febbraio, che porta in scena mesi di lavoro dietro le quinte, portato avanti tra archivi sparsi sul territorio e oltre, con l’intento di scoprire nuovi punti di vista e prospettive inedite sul Lodigiano. Una rassegna che ha debuttato, per la prima edizione, nel novembre 2014, e che va oggi ad arricchire il panorama culturale della città. «Un percorso che nasce per valorizzare le tesi, che per defizione sono lavori inediti, ma anche per rendere giustizia agli archivi del territorio, Comunale e Diocesano, con un’iniziativa condivisa che si sviluppa in rete - spiega Maria Grazia Casali dell’Archivio diocesano - : valorizzando le tesi poi, si mette anche in luce il lavoro dei ragazzi, che fanno ricerche anche molto complesse e che, con i loro studi, accendono l’attenzione sulla storia locale».

Il debutto, venerdì 5 febbraio, alle 17, nelle sede di via Cavour del Diocesano, è dedicato alla poetessa lodigiana Ada Negri e alla tesi di laurea di Anna Guerrini, lodigiana di Livraga, laureata a dicembre con lode all’Università degli Studi di Pavia, con la tesi dal titolo Ho vissuto in versi. Per una ricognizione critico-filologica della poesia di Ada Negri.

Venerdì 4 marzo sarà la volta del lavoro di Giulia Maffina, sull’architetto Giovanni Attilio Fugazza e i suoi progetti, mentre venerdì 8 aprile Aurora Omini presenterà la sua indagine su L’istituto chemioterapico di Lodi. A chiudere la rassegna, venerdì 13 maggo, I vescovi nel regno italico al tempo degli Ottoni. Il caso di Andrea da Lodi di Marta Ciotti.

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