Le piccole “storie positive” raccolte dal giornalista

Gianluigi Rho e Mirella Capra si sposano a Milano nei primi anni Settanta. Lui è ginecologo, lei pediatra. Si sono appena laureati, hanno poco più di vent’anni. Stilano una lista di nozze molto particolare: invece di argenteria e servizi di piatti, chiedono attrezzature da sala operatoria per un reparto maternità che non esiste ancora ma che loro contribuiranno a creare e a far crescere dopo durissimo ma gioioso lavoro. Mirella, il 15 luglio 1970, dopo la prima visita all’ospedale in costruzione, scrive una lettera a casa in cui, dopo avere evidenziato una lunga lista di problemi, conclude: «Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa». Una frase rimasta scolpita nella mente di Mario Calabresi, giornalista e direttore de «La Stampa», che ha così intitolato il suo ultimo libro, uscito a gennaio per Mondadori. Il volume, che raccoglie anche anche altre storie esemplari di ragazzi che «non hanno avuto paura di diventare grandi», sarà presentato a Lodi giovedì 26 marzo (ore 18.30) nell’ambito della rassegna Incontri popolari organizzata dal Banco Popolare all’auditorium Tiziano Zalli in via Polenghi Lombardo. Insieme a Calabresi ci sarà anche lo scrittore Alessandro D’Avenia, autore del fortunatissimo Bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori 2010), che contribuirà a sviluppare e sollecitare il dialogo attraverso suggestioni, esempi e idee suscitate dalle storie narrate nel libro del collega. Si tratta di vicende che Calabresi ha scelto di raccontare per provare a rispondere ai dubbi, allo scetticismo, allo scoraggiamento di tanti ragazzi che si chiedono se valga ancora la pena coltivare dei sogni. Calabresi e D’Avenia saranno protagonisti di un incontro tra letteratura e cronaca, un momento in cui raccontare storie di ragazzi italiani di ieri e di oggi che hanno sconfitto il pessimismo per lanciare un messaggio di speranza a un’intera generazione. Mario Calabresi (Milano 1970), dal 2009 è direttore della «Stampa». Per Mondadori Strade blu ha scritto Spingendo la notte più in là (2007), La fortuna non esiste (2009), Cosa tiene accese le stelle (2011). Nel 2013 ha pubblicato A occhi aperti (Contrasto). Alessandro D’Avenia, 37 anni, insegna lettere al liceo ed è sceneggiatore. Dal suo romanzo d’esordio, Bianca come il latte, rossa come il sangue è stato tratto nel 2013 l’omonimo film. Sempre per Mondadori ha pubblicato Cose che nessuno sa. Ciò che inferno non è, dedicato alla figura di padre Pino Puglisi è il suo ultimo libro pubblicato con l’editore di Segrate.

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