Le foto di Ferri sull’Incoronata

Passeggiare tra le otto pareti della chiesa dell’Incoronata di Lodi… allo Spazio Bipielle Arte. È possibile farlo grazie all’inventiva del fotografo Oliviero Ferri di Borghetto Lodigiano che ha collocato la sua opera nell’atrio del centro espositivo gestito dalla Fondazione Bpl dove fino a domenica 21 luglio è allestita la mostra Tre artisti per Agape. Dalla bioetica all’astrattismo: protagonisti Giada Arioli, Paolo Carena Marini e Alessandro Nicolai, riuniti nel progetto finalizzato ad aiutare le popolazioni alluvionate del Messico. Per salutare la conclusione della rassegna, domani e domenica, dalle 17 alle 19, le loro opere saranno “musicate” con poesie e racconti scritti e suonati da Emanuele Saccardo, con Diana Tabone come voce recitante.

Parole e suoni che raggiungeranno anche le immagini del gioiello del Rinascimento lombardo concepito dal Battaggio alla fine del Quattrocento, di cui Ferri non offre solo una panoramica fotografica ma una vera e propria ricostruzione di impianto tridimensionale: un’iniziativa già proposta alla sagra di Borghetto lo scorso marzo, ma qui ottimizzata nell’assetto strutturale. Dimenticata per un attimo la vena di giramondo che racconta volti e vissuti, noto documentatore della terra lodigiana e della sua gente come dei luoghi d’India o del Messico tanto per citare le più recenti serie fotografiche, Ferri si perde questa volta nell’incanto del tempio ottagonale, leggibile come un museo per la ricchezza artistica delle pitture e delle decorazioni. Con il mestiere conquistato con la lunga esperienza ritrae infatti digitalmente le singole pareti in fotografie di due metri di altezza per 1,30 di larghezza che ne riproducono nitidamente i particolari. Stampate su forex e successivamente incollate su pannelli di legno, le “pareti” disposte poi su modello dell’edificio reale creano uno spazio nel quale il visitatore può entrare per soffermarsi davanti ai capolavori dei Piazza e del Bergognone; e magari riscoprire il desiderio di rivederli dal vivo, a poche centinaia di metri, nella chiesa del centro cittadino riprodotto in un’altra panoramica di Ferri secondo inedite prospettive.

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