
L’arma delle parole e della musica contro la guerra
MEIC Un viaggio per la pace questa sera, in piazzale donne partigiane, a Milano
Lodi
Il Meic, Movimento ecclesiale di impegno culturale, di Lodi, guidato da Luigi Galmozzi, scende in campo per la pace e per la tutela dei diritti internazionali e lo fa in forma poetica. Si terrà questa sera, a Milano, infatti, alle 21, all’interno di Impacta festival, in piazzale donne Partigiane, municipio 6 (in caso di maltempo presso il salone di via Dini, oggi Pacta teatro), la performance “Sognare di libertà. Un viaggio per la pace tra parole e musica”. Si tratta di “note di pace” con Aheam Ahmad, pianista siriano di origine palestinese emigrato in Germania attraverso la rotta balcanica e di letture sceniche (“L’arma delle parole contro la guerra”) a cura di Annig Raimondi. La selezione dei testi è stata curata da Elena Bulzi ed Elsa Bossi.
«Si tratta di scrittori e autrici palestinesi, israeliani e italiani perché il dolore non ha confini e colori, supera barriera e confini, travalica il confine “noi - loro” - spiega la professoressa Bulzi -. Lo spettacolo si conclude con la famosa frase di Gino Strada “Come si fa a terminare la guerra? Beh è meglio non farla”».
«La serata - spiega lo scrittore lodigiano e socio del Meic Marco Zanoncelli - si apre alle 19 con un aperitivo solidale a cura di Cetec, dentro e fuori San Vittore. Alle 19.30, andrà in scena “Calma brama, l’arte di essere fragili”, una performance di danza contemporanea a cura della compagnia Vidavè».

Alle 20, invece, sarà presentato “Via da Yarmouk”, il libro scritto a 4 mani da Zanoncelli e Aeham Ahmad: la storia è quella di un uomo salvato dal suo pianoforte.
«Lo spettacolo - spiega Zanoncelli - è quello che abbiamo proposto al Verri, a San Bernardo e ad Abbadia Cerreto nei mesi scorsi: è un reading dei testi di autrici donne di oggi, palestinesi e israeliane, sui temi legati alla pace, inframezzati dalla musica di Aheam».
«Il Meic - aggiunge il presidente - è promotore dello spettacolo. Annig, che aveva letto i testi durante la rappresentazione a San Bernardo, nell’ambito della rassegna “Lodi di pace”, è anche la direttrice di Impacta festival e ci ha invitati a partecipare. Per questa sera, da Lodi abbiamo già un gruppo di oltre 20 persone che hanno deciso di aderire». Essendo all’aperto non c’è problema di posti.
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