L’ANNIVERSARIO L’attualità di Ada Negri nei suoi scritti giornalistici. Il libro di Sarzana a 80 anni dalla morte

A Motta Visconti nel Milanese un appuntamento per celebrare la ricorrenza

«Ogni giorno, aprendo il giornale, i lettori hanno la visione di qualche giovane sfregiata in viso o colpita a morte dal proprio fidanzato, per gelosia; di qualche donna uccisa a colpi di rivoltella dal proprio marito»: sembra l’attacco di un pezzo di cronaca scritto oggi; invece si tratta di un articolo apparso nel 1905 sul «Corriere della sera» a firma di Ada Negri, intitolato “Delitti d’amore”, in cui la scrittrice lodigiana analizza con impressionante lucidità il tema del femminicidio: «L’ha uccisa perché l’amava e non poteva vivere senza di lei: il perché di Otello, che fa strage di donne da Desdemona in poi e che le donne stesse trovano umano e naturale».

È uno dei 36 articoli giornalistici raccolti nel volume “La fama mi sorprese” (PMP edizioni), curato da Pietro Sarzana e pubblicato in occasione dell’80esimo anniversario della morte di Ada Negri (11 gennaio 1945), che ricorre proprio oggi. Il libro fa parte di un progetto più ampio, che prevede la pubblicazione di cinque volumi, a cadenza annuale, che conterranno il corpus dell’intera produzione giornalistica dell’autrice, mai raccolta finora in volume: «Ada Negri – spiega Sarzana – è nota come poetessa, e meno come narratrice, anche se proprio in questo campo ha dato le sue prove migliori. Ma pochi conoscono la sua vastissima presenza sui periodici, dove scrisse centinaia di pezzi giornalistici, recensioni, reportage, e anche molte poesie e prose, che poi confluirono nei volumi a stampa». Attraverso una ricerca bibliografica lunga e paziente, Sarzana ha ritracciato circa un migliaio di articoli comparsi, a partire dal 1901, in oltre cento testate, dal «Corriere della sera», al «Marzocco», a riviste di settore come il mensile dell’Unione Femminile, associazione che lei stessa aveva collaborato a fondare a Milano. Questo primo volume, “La fama mi sorprese”, una lettura di sorprendente interesse non solo per gli studiosi, raccoglie il primo periodo dell’attività pubblicistica di Ada Negri, dal 1903 al 1918, nei quali emerge la sua sensibilità ai temi sociali, dall’istruzione (con osservazioni fulminanti sui programmi scolastici «atti piuttosto a stancare le facoltà del fanciullo che a svilupparne le tendenze originali»), alla sanità, al lavoro, ai diritti delle donne, con riflessioni di modernità straordinaria.

«A questo volume – continua lo studioso lodigiano – seguiranno quello curato da Alice Vergnaghi con i ritratti di personaggi noti e meno noti del suo tempo; il terzo, a cura di Andrea Maietti, conterrà le prose memorialistiche; gli ultimi due previsti dal progetto saranno destinati rispettivamente alle recensioni critiche e alle poesie disperse, mai raccolte in volume». Oltre al libro, altre iniziative legate all’anniversario negriano sono un percorso guidato “Sulle orme di Ada Negri”, previsto per il 18 gennaio, condotto dallo stesso Sarzana nei luoghi della città legati alla vita e all’opera della scrittrice; e la ripresa dello spettacolo “Ada, la solitaria” con la regia di Piera Rossi, nella chiesa di Santa Chiara Nuova (la data è ancora da fissare).

In attesa di questi appuntamenti l’anniversario sarà celebrato invece oggi pomeriggio alle 16 nella sala consiliare di Motta Visconti (il paese dove la giovanissima Ada fu maestra elementare) dove è previsto un incontro con la partecipazione di Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione, e dello scrittore Silvio Raffo.

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