La voce di Raffaele Pe commuove con “La scelta di Maria” su Raiuno

Il brano cantato dal lodigiano chiude la fiction dedicata al Milite Ignoto

I dati auditel lo hanno premiato come il programma più visto di giovedì sera, con quasi 4milioni di telespettatori e il 17,6% di share. Un successo anche per il controtenore lodigiano (nonché prossimo Fanfullino d’oro) Raffaele Pe, la cui voce accompagna la scena finale di “La scelta di Maria”, il docufilm di Rai Uno dedicato al centesimo anniversario dalla tumulazione del Milite Ignoto. Una scena toccante in cui si vede il presidente della Repubblica Sergio Mattarella salire i gradini dell’Altare della Patria, mentre Pe intona “Lascia ch’io pianga”, la celebre aria di Georg Friedrich Händel. La versione utilizzata è quella che l’artista lodigiano aveva registrato lo scorso aprile durante la partecipazione a “Via dei matti numero 0”, il fortunato format di Rai Tre condotto da Stefano Bollani e Valentina Cenni, in cui il cantante duettava con lo stesso Bollani al pianoforte. «Si tratta di un brano a cui sono molto legato – racconta Raffaele Pe -. L’ho proposto spesso durante i miei primi concorsi. Fu il compianto Paolo Limiti a darmi l’idea, mi ha portato fortuna». Molti spettatori hanno subito riconosciuto la voce di Pe: «Mi sono arrivati tanti messaggi via social, e questo non può che farmi piacere. La collaborazione con Bollani è stata molto utile per arrivare a un pubblico trasversale e farmi conoscere anche da chi non frequenta il mondo della lirica». “La scelta di Maria” racconta come si sia giunti alla designazione della salma del Milite Ignoto e la storia di Maria Bergamas, interpretata da Sonia Bergamasco, la donna scelta in rappresentanza di tutte le madri italiane che avevano perso un figlio durante la Prima guerra mondiale: fu lei che, la mattina del 28 ottobre 1921, all’interno della Basilica di Aquileia, si inginocchiò davanti alla decima bara, diventata simbolo dei caduti senza nome. «Il docufilm mi è piaciuto moltissimo – continua Pe -. La canzone è una perfetta chiusa, il testo parla di un pianto catartico che permette di onorare e lasciare andare il passato in modo profondo e commovente». Il controtenore lodigiano, intanto, è sempre attivo su diversi fronti musicali: il 16 dicembre, nella sala della Fondazione Cosway a Lodi, presenterà un’anteprima di un mini tour dedicato a Bach insieme alla Lira d’Orfeo; il 22 gennaio sarà invece protagonista a Vienna con “L’orfeo” di Nicola Porpora. Nel mezzo l’appuntamento più importante: la consegna del Fanfullino d’oro, «un premio inaspettato di cui sono molto orgoglioso. Spero sia un punto di partenza per dare slancio anche alla cultura del territorio».

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