La stella di Bartyan al Top Gear italiano

Un programma che ha fatto proseliti in tutto il mondo e che ora si prepara a sbarcare anche in Italia. Già, perché nel Paese che ha dato i natali a Ferrari, Lamborghini e Maserati non poteva mancare la versione “autoctona” di Top Gear , il format che mischia intrattenimento e motori che ricalcherà più o meno fedelmente quello da anni in programma sulla BBC. L’appuntamento per gli appassionati italiani è su Sky Uno, ogni martedì alle 21.10. Alla guida ci saranno tre conduttori d’eccezione come Guido Meda, la “voce” ufficiale del Motomondiale, Joe Bastianich, il famoso imprenditore culinario da sempre appassionato di motori, e Davide Valsecchi, pilota campione del mondo GP2 nel 2012. Insieme a loro sarà presente anche una “star” lodigiana: si tratta di Michele Bartyan, codognese classe 1980, due volte campione d’Europa in pista nella classe Gran Turismo nel 2005 e 2006 nonché attualmente firma del «Cittadino» per quanto riguarda gli articoli a tema motoristico. «Alcuni mesi fa sono stato contattato dalla produzione, la Toro Media – racconta Bartyan -. Inizialmente pensavo a uno scherzo. Mi hanno proposto un colloquio e poi mi hanno reclutato nello staff. Prima delle riprese ho prestato consulenza agli autori sulla scelta delle auto e ho fatto un po’ di formazione ai conduttori. Durante le puntate, guiderò alcune vetture alternandomi con altri piloti, ma nessuno di noi sarà riconoscibile».

Top Gear si svolgerà lungo 6 puntate, alternando riprese al chiuso (nel mitico studio-garage dove i tre presentatori chiacchierano in modo goliardico e irriverente) e in esterna, su piste mozzafiato ricavate da scenari naturali. «È stata un’esperienza incredibile – continua Michele Bartyan, che durante la sua carriera ha conquistato anche due Caschi d’oro e un numero impressionante di vittorie nella categoria Gran Turismo -. La produzione può contare su mezzi tecnologici spaventosi: droni, aerei... roba da fantascienza. Oltre, naturalmente, a vetture da sogno: Ferrari, Porsche, Lamborghini... Ci sono tutti gli ingredienti perché anche il format italiano abbia successo. Anche grazie alla verve dei conduttori e al taglio ironico che da sempre caratterizza il programma». Pure dal punto di vista umano, l’avventura si è rivelata da 10 e lode: «Conoscevo già Valsecchi, insieme abbiamo corso e vinto la 6 Ore di Vallelunga nel 2006. È un amico, un ragazzo pulito e vero. Bastianich è una persona molto particolare per i suoi molteplici impegni, ma con me è sempre stato simpatico e gentile. Meda, infine, ha una passione sconfinata per le auto. Ed è una persona dal cuore d’oro. Si è formato davvero un bel gruppo». E ora non resta che attendere la prima imperdibile puntata.

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