La poesia di Dinìn cantata da Biggioggero

Ascoltare i versi di Ada Negri, godendone la melodia e la profondità grazie a una potente voce maschile e con un sottofondo sonoro di solo pianoforte. È la sfida tentata dal tenore melegnanese Gian Francesco Biggioggero, che esce in qusti giorni nei negozi con un disco (Fu sorriso e delirio - Ada Negri) in cui interpreta alcune poesie dell’autrice lodigiana sulla base delle tessiture musicali realizzate da compositori dell’ambiente romantico e scapigliato di inizio Novecento e riproposte alla tastiera da Gianluca Di Cesare (vicesindaco di Cerro oltre che musicista di valore).Già protagonista, qualche anno fa, al suo esordio discografico con la vasta gamma di interpretazioni raccolte in Excursus, Biggioggero ha concentrato in Fu sorriso e delirio Ada Negri, una selezione di liriche della poetessa tratte dalle sue prime pubblicazioni, in particolare tra il 1892 e il 1896, e musicate da compositori nati nella seconda parte dell’Ottocento, i quali si rifanno ai modi che vanno dalla “romanza da camera” (o “melodia” o, ancora, “chanson”) agli “incipit vita nova” della musica vocale italiana (“lirica” o “commento musicale del testo poetico”), ovvero composizioni che sostengono e sottolineano i contenuti poetici, spesso poveri di abbandoni melodici, ma con approfondimento della ricerca armonica e ritmica. La scintilla iniziale del disco va cercata negli incontri che Guido Oldani ha promosso in ricordo della poetessa lodigiana, facendosi accompagnare, per la parte musicale, proprio da Biggioggero a cui è legato da una lunga amicizia. Affascinato dalla figura di Ada Negri e dalla ricchezza delle sue poesie, il tenore melegnanese ha poi sviluppato una una personale ricerca tra i compositori che lavorarono alle sue poesie, scovando una melodia scritta dal nonno Biagio Biggiogero per La viola. Altri compositori riscoperti sono il bolognese Ottorino Respighi, Ermenegildo Rusconi e Francesco Paolo Tosti, i veneti Pier Adolfo Tirindelli e Riccardo Zandonai. Le incisioni sono state realizzate con l’aiuto del cantautore Evasio Muraro con l’ausilio di uno studio di registrazione mobile e sono poi state elaborate da Paolo Iafelice, ingegnere del suono. La copertina è un ritratto ad opera di un altro artista melegnanese, il fotografo Giuseppe Bandirali

Esce un cd realizzato dal tenore di Melegnano sulla base di alcuni testi della poetessa lodigiana musicati da grandi compositori di inizio Novecento; al pianoforte Gianluca Di Cesare.

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