La playlist del “Cittadino” eccezionalmente online per la riscoperta di Raffaella Carrà

Un cofanetto con i singoli degli anni 1970 e 1971

Ridendo e scherzando non era poi così peregrina l’idea di ricondurre Raffaella Carrà a icona anticipatrice del glam pop-rock degli anni ’70. Per intenderci quello che attraversava centri e territori di confine della grande musica americana e continentale che aveva i suoi campioni in Bowie, Queen, Roxy Music, T-Rex. In questa felice ridda ci stanno bene persino gli Stones di “Angie” e i Genesis di “Foxtrot”. I suoi costumi, la capigliatura biondissima e sbarazzina, i balli fuori ombelico accompagnati da canzoni che entrarono immediatamente nell’immaginario collettivo italiano, fecero della Carrà più di una beniamina di un pubblico desideroso di novità. Con il cofanetto “Raffaella Carrà. Gli anni Rca – i singoli 1970-1971 (edizione a tiratura limitatissima dei primi cinque 45 giri, riprodotti a colori e con le copertine originali) si entra a piedi uniti in quel clima così festoso, segnato da brani come Ma che musica maestro e soprattutto Tuca Tuca (e alzi la mano chi non ha mai provato a replicare i touch della canzone).Tutti e due i brani arrivano dalle leggendarie Canzonissime di inizio ’70, le gare canore che resero Raffaella famosissima. In contemporaneo con il cofanetto, la Sony rende disponibili sulle piattaforme digitale album come “Raffaella”, “Raffaella…senza respiro”, “Scatola a sorpresa”, “Mille luci” e altri si attendono.

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