La personale di Mariconti a Lodi Vecchio: sculture tra i reperti archeologici

Ultimo weekend di apertura al museo Laus Pompeia per la mostra dell’artista nativo di Lodi che fino a gennaio sarà protagonista di una collettiva a Salò

Sculture sonore, che nel momento dell’inaugurazione della mostra lo scorso 27 maggio hanno creato suggestive atmosfere acustiche echeggianti nel “Lapidarium”, uno degli spazi del museo archeologico Laus Pompeia di Lodi Vecchio. Ma sono anche raffinati dipinti, disegni e altre sculture di piccola dimensione, ad assicurare tocchi di riuscita interazione tra antico e contemporaneo, alla personale di Andrea Mariconti allestita fino al 30 luglio tra i reperti che documentano il passato della zona. Una mostra davvero da non perdere, che riporta nel territorio l’autore nativo di Lodi, e attualmente tra le presenze di maggiore spicco qualitativo nel panorama italiano.

Una significatività riconosciuta proprio in questi mesi da un’altra mostra, in atto dallo scorso 27 maggio presso il “MuSa. Museo di Salò” dove resterà visitabile fino al 7 gennaio 2024. “La passeggiata della linea. 100 protagonisti del disegno contemporaneo”, questo il titolo della rassegna curata da Anna Lisa Ghirardi e Lisa Cervigni con Federica Bolpagni, riunisce infatti alcuni dei più importanti nomi dell’arte del secolo scorso e dell’attualità, in occasione del quarantesimo anniversario della istituzione della Civica raccolta del disegno di Salò. Tra i cento artisti, Guttuso e Lucio Fontana, De Pisis, Capogrossi, Sironi, Manzù, Schifano e Franco Francese, e anche altri autori vicini al nostro territorio come Agostino Arrivabene di Gradella e lo scomparso Enrico Della Torre nativo di Pizzighettone; rappresentati, tutti, nella dimensione che ribadisce l’insostituibile e un po’ dimenticato ruolo del disegno, nel patrimonio tecnico-stilistico dell’artista. A Salò, Mariconti è rappresentato dall’opera “Moher of ashes”, una carta realizzata nel 2007 con olio esausto e cenere appartenente alla fase memore delle ricerche di Congdon e Kiefer.

Nel bel museo di Lodi Vecchio, invece, la personale “Neuma Antimatter. Apogeion” curata dallo stesso Mariconti con Paolo Torre, e proposta in versioni differenti alla Fondazione Ghisla di Locarno e presso la sede della Camera dei deputati, si è assunta il compito di far dialogare il suono con la storia. Materiale di spicco delle sue sculture, che ripensano il tempo in forme solenni, è il bronzo di cui sono fatti tanti dei reperti esposti nelle teche: sono queste, insieme a carte e terre dipinte con pigmenti naturali e oli, anche di motore, a riservare inusuali scoperte, accogliendo tra i resti archeologici piccole e sorprendenti creazioni contemporanee di Mariconti. Insomma, per chi si trovasse nel Lodgiano e dintorni, da non perdere gli ultimi due giorni di apertura nel prossimo weekend al museo Laus Pompeia di Lodi Vecchio: sabato e domenica dalle 15 alle 18.30.

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