La nebbia, le vie e piazza Duomo: i versi di Ada Negri per Milano

Un video di Fabiola Giancotti realizzato per “Bookcity” disponibile in rete

La luce dei fanali a gas nella nebbia, tra via Solferino e via Pontaccio; piazza Castello, corso Garibaldi, piazza Fontana e il vialone di Monza: il racconto di Milano, nelle parole di Ada Negri. In questo centocinquantesimo anniversario della nascita della poetessa lodigiana non ci sono state iniziative a lei dedicate, nel capoluogo lombardo dove pure, con l’intermezzo di soggiorni come quelli di Capri o di Zurigo, visse fin dal 1893, e dove strinse legami con l’ambiente culturale, morendovi nel 1945. Eppure, su Milano la Negri scrisse pagine imperdibili, testimoni del suo sguardo sulla città e sulla vita che vi pulsa: frammenti della sua prosa “dove la poesia coglie il ritmo del tempo e s’insinua tra le righe della scrittura”, per dirla con la ricercatrice e scrittrice Fabiola Giancotti che al rapporto tra la lodigiana e Milano ha dedicato uno studio, ora sintetizzato in un video che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Lodi, e citato nella pagina facebook del Comune di Milano. Il progetto originario prevedeva la presentazione del lavoro al pubblico al Teatro Franco Parenti, ma se le circostanze hanno impedito di realizzare l’iniziativa in presenza, il filmato vi supplisce egregiamente, consegnando un prezioso documento intorno a un aspetto della produzione negriana mai oggetto fino a ora di uno studio specifico.

Realizzato per le edizioni Il club di Milano nell’ambito della manifestazione Bookcity 2020, sul cui sito resterà per un anno (www.youtube.com/watch?v=e2lcF8FpCo4), il video “Ada Negri racconta Milano” si apre con il commento di Giancotti e scorre poi al ritmo delle parole della poetessa nei brani letti da Gualtiero Scola, sullo sfondo di alcuni scorci della Milano del tempo fotografati in bianco e nero, e di brevissimi scritti introduttivi. Nella scelta dei testi tratti da “Le solitarie” o “Le strade”, “Sorelle” o “Di giorno in giorno” , “Erba sul sagrato” o “Favole a Donata”, Giancotti solleva il velo del tempo su strade, persone e momenti che nelle parole di Ada Negri risvegliano un mondo perduto.

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