La musica di Simone Riva per riaccendere l’attenzione sul caso Emanuela Orlandi

SINGOLO Dopo l’uscita del brano “La città che non parla” l’artista di Peschiera Borromeo ha ricevuto un messaggio di ringraziamento dal fratello maggiore Pietro della ragazza scomparsa

Ci sono storie che non smettono di interrogare il Paese e che, a distanza di oltre quarant’anni, trovano ancora nuove voci per farsi ascoltare. “La città che non parla”, l’ultimo singolo di Simone Riva, artista di Peschiera Borromeo che ha scelto la musica come strumento di memoria civile per riportare l’attenzione sul caso Emanuela Orlandi. Il brano nasce da un ricordo personale. «Da bambino - racconta Riva - appresi in televisione della scomparsa di Emanuela. Un fatto che non ha segnato solo l’Italia, ma anche me». Da quell’inquietudine mai sopita prende forma una canzone che non pretende risposte, ma pone domande. A partire da quella che attraversa il testo come un filo ostinato: “Emanuela, dove sei?”. Una domanda semplice, eppure ancora senza risposta. Dopo l’uscita del singolo, Riva ha ricevuto un messaggio di ringraziamento da Pietro Orlandi, il fratello maggiore di Emanuela.

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