La Fondazione Cariplo premia due scuole

Ci sono anche due licei lodigiani, il Gandini e il Maffeo Vegio, tra le otto scuole superiori lombarde selezionate per il progetto Art@lab, un’iniziativa della Fondazione Cariplo dedicata al tema del Risorgimento italiano. Gli elaborati verranno presentati domani mattina presso il Centro congressi della Fondazione Cariplo in via Romagnosi a Milano: «Siamo molto soddisfatti del coinvolgimento e della creatività dei giovani protagonisti - commenta Pier Mario Vello, segretario generale Fondazione Cariplo -. Avvicinare la cultura al pubblico e ai giovani e, in particolar modo, coinvolgerli come protagonisti è un elemento di grande valore e innovazione». Gli studenti della classe IV A del Liceo Gandini hanno presentato il progetto intitolato Invisibili Penelopi, tele narrate, storie dipinte: «Dopo aver studiato attentamente i quadri della Fondazione nelle loro diverse peculiarità, ne abbiamo selezionato alcuni che focalizzassero l’attenzione sui personaggi femminili - spiegano gli studenti nella scheda di presentazione -. Dietro quei personaggi abbiamo immaginato poi delle storie, che hanno preso forma anche grazie ai dati, raccolti nell’Archivio storico lodigiano e relativi a persone ed eventi significativi del Risorgimento, a Lodi o in Lombardia. In tal modo abbiamo potuto dare spessore, verosimiglianza e credibilità ai personaggi e ai racconti». La classe III C del Maffeo Vegio ha dato vita invece a Il baule dei nonni. «Il progetto interdisciplinare si è ispirato alla lettura di cinque opere pittoriche risorgimentali appartenenti al patrimonio della Fondazione Cariplo; ha previsto lo studio e l’analisi delle opere d’arte selezionate cogliendone aspetti artistici, antropologici e storici, intesi come lettura dinamica di un fatto del passato. In questa ottica gli studenti sono stati condotti alla ricerca di oggetti e musiche che consentivano di far rivivere le ambientazioni e le atmosfere presenti, o suggerite dai soggetti dei quadri. La ricerca ha anche compreso un’indagine presso l’Archivio Storico di Lodi che ha portato alla scoperta di una vicenda Garibaldina su documenti originali».

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