La cultura “vola” nei piccoli borghi

LA SCOMMESSA La lettura di Ariosto di Manni è prova che gli eventi di qualità possono far vivere tutto il territorio

L’Orlando Furioso, sfida vinta della cultura con la “C” maiuscola che viaggia lungo il Lodigiano. Facendo tappa nelle città ma portando i suoi spettacoli (nove in tutto, da giugno a settembre) anche nei paesi più piccoli della provincia. E così facendo, rafforzando l’identità di un territorio, valorizzandolo nei suoi luoghi, facendolo conoscere anche fuori confine (diversi gli spettatori da Milano, Pavia, dal Cremonese), collegato dal “fil rouge” di una trama - quella del capolavoro di Ludovico Ariosto - portata in scena, tappa dopo tappa, in maniera sorprendente.

Servirebbe una pagina intera per raccontare il monumentale lavoro di ricerca di testo e musicale, di sceneggiatura e di costumi che è stato alla base del successo de L’Orlando Furioso, il reading teatrale di e con Mino Manni, in palcoscenico con le attrici Marta Ossoli e Marta Rebecca e le musiciste Silvia Mangiarotti e Francesca Ruffilli. «Progetto culturale di altissimo livello», aiuta la sintesi di Daniele Saltarelli, consigliere delegato alla cultura della Provincia di Lodi che è stata promotrice della manifestazione in collaborazione con il Comune di Orio Litta e l’Associazione Europea delle Vie Francigene, il contributo di Regione Lombardia, il sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e Banca Centropadana. «Fare cultura di qualità premia; la sfida aggiuntiva, altrettanto premiante, è portare cultura di qualità anche nei borghi più piccoli del territorio, offrendo alle amministrazioni opportunità culturali improponibili se programmate da loro in autonomia – sottolinea Saltarelli - . Ricordiamo, ad esempio, nel 2024 I Promessi Sposi di Manzoni, sempre di e con Manni e la sua squadra di artiste fenomenali. Ora L’Orlando Furioso: iniziative simili diventano collante per l’identità di un territorio. Ed è bello vedere tanti Comuni che, aderendo al progetto, credono nella forza socio-culturale di questi eventi». Da Lodi a Castelnuovo, da Castiglione d’Adda a Maleo, da Orio Litta a Lodi Vecchio, da Sant’Angelo Lodigiano a Somaglia e Casalpusterlengo: di tappa in tappa, L’Orlando Furioso ha attraversato il Lodigiano mietendo consenso. «In un’era abbruttita dai social, progetti come questo sono una preziosa boccata d’ossigeno - interviene il regista e attore Mino Manni - . L’Orlando Furioso è frutto di un impegno entusiasmante e monumentale, immense in questo le mie compagne di viaggio. Diciamolo: nessuno si aspettava un lavoro simile. Fedele al linguaggio dell’Ariosto ma contaminato da riferimenti culturali i più diversi».

Domani sera l’ultimo spettacolo sarà al castello Cavazzi di Somaglia. «Spettacoli di simile qualità si possono vedere nei teatri delle grandi città ma non tutti hanno la possibilità di recarsi a Milano o a Piacenza - dichiara il sindaco Angelo Caperdoni – . Poterli rappresentare “in casa» è un’opportunità culturale preziosissima”.

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