
Knock Knock Knock, i guardiani di ferro della collezione Cesati
LA MOSTRA La recensione di Fabio Francione
Fontanellato
Chissà quanti oggi avranno visto o meglio sentito bussare alla propria con la tipica onomatopea sonora del “knock knock knock”. Nessuno, di sicuro, almeno da quando i campanelli elettrici alle porte o i citofoni all’ingresso dei portoni hanno sostituito i battenti o batacchi. O ancor più esattamente i picchiotti da porta. Tanto che questi straordinari e utili manufatti sopravvivono solo nei film in costume o in qualche palazzo in rovina o abbandonato da nobiltà decadute. Ma, un collezionista d’altri tempi, di quelli che non si chiudono entro quattro mura, ma che credono, perché nel caso specifico i collezionisti sono due, Fiorenzo e Alessandro Cesati, di poter condividere la loro passione. Tanto da mettere a disposizione la loro collezione di battenti, unica al mondo, al servizio di una mostra, allestita al Labirinto della Masone di Fontanellato, negli spazi destinati all’esposizioni temporanee: Knock Knock Knock, Guardiani di ferro dalla collezione Cesati, a cura di Alessandro Cesati e Fondazione Franco Maria Ricci (visitabile fino al 6 gennaio 2026, catalogo edito da Franco Maria Rici con testi dello stesso curatore, Stefano Salis e carlo Donà. Le fotografie invece sono di Massimo Listri). Si è evocato la costruzione artigianale, spesso di raffinatissima fattura tanto da sfiorare l’artigianato d’arte. E di artisticità dell’oggetto bisogna parlare quando attraversando le sale della mostra ci si trova di fronte a una molteplicità di espressioni creative che pare impossibile appartenere a un oggetto di pubblica, come detto, utilità. Invece, s’assiste,nella totale osservazione dei 65 battenti, esposti dalla Collezione Cesati, di un prodotto di genio, votato a interpretazioni filosofiche, persino religiose, per forme animali e mostruosamente antropomorfe, provenienti dai maggiori paesi europei, racchiusi in un arco temporale di poco più di trecento anni: dal XIV al XVII secolo. Epoche d’oro si direbbero: dall’Umanesimo - Rinascimento all’Arcadia - Barocca che precede l’Illuminismo e l’era industriale. Forse, controcorrente e anti-modernista potrebbe essere una lettura altra di questa originale e irripetibile mostra.
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