Indizio, manager e saggista per passione

Nata per disperazione, proseguita grazie a uno scherzo e rivelatasi infine la carta vincente per una reinvenzione professionale. La storia della passione che da vent’anni lega Giuseppe Indizio, napoletano trapiantato a San Donato, a Dante Alighieri è un avvicendarsi di sorprese. Del resto, che un economista di scuola bocconiana, carriera ad alti livelli in ambito assicurativo, finisse per diventare uno dei più accreditati esperti italiani del Sommo poeta è cosa tutto tranne che scontata. E invece, il volume Problemi di biografia dantesca (Longo editore, Ravenna, 2014, 548 pagine, 35 euro) è stato richiesto da una trentina di biblioteche di ogni parte del mondo, tra cui la prestigiosa istituzione della Biblioteca del Congresso americano. All’inizio della scalata ci sono gli eventi di una frenetica sera dei primi anni ‘90, quando «mi hanno comunicato che avevo passato il concorso per entrare in Bocconi - così Indizio, oggi 42enne -. Dovevo partire immediatamente da Napoli per andare a iscrivermi a Milano: ho preparato i bagagli in fretta e furia, mettendo dentro quel che capitava».In valigia ci finisce, forse con lo zampino della mamma, anche una copia del Paradiso dantesco. Trasferitosi al Nord, galeotta è la solitudine: «Non conoscevo nessuno e non sapevo come impiegare il tempo. La forza della disperazione mi ha spinto a prendere in mano la Commedia, che prima di allora non avevo mai apprezzato». Ne scaturisce un innamoramento proseguito con anni di studi nei ritagli di tempo e durante i tragitti in metropolitana, fino alla svolta del 1999: una goliardata gli apre le porte delle pubblicazioni più prestigiose. «Ho mandato alla Società dantesca uno studio sulla sorella di Dante - spiega trattenendo le risa -. Per me era uno scherzo: perché doveva interessargli? Loro invece l’han presa terribilmente sul serio. Il presidente Francesco Mazzoni mi ha chiamato dicendomi di volerlo pubblicare. Una conversazione esilarante. A un certo punto mi ha chiesto «Indizio, ma lei quanti anni ha?». Quando ho risposto «ventisette» è calato un silenzio tombale. Non voleva credere che non avessi una cattedra e neanche una laurea in lettere...».

Da quel momento è partito l’effetto domino. La Normale di Pisa ha ospitato sue lezioni. Altri contributi sono stati pubblicati e ora raccolti nell’ultimo corposo volume. La prefazione è di Marco Santagata, col quale Indizio collabora al sito “La vita di Dante”. Del resto, è proprio la biografia e il carattere del Poeta, ricostruiti attraverso le opere, a catalizzare l’interesse del sandonatese: «Mi ha stupito che un uomo medievale, che pensiamo sottomesso alla morale, all’etica religiosa, sia tanto solerte nel mandare a quel paese papi, politici, parenti. Si dimostra un uomo terribilmente moderno. Dante ci fornisce uno spaccato perfetto dei suoi tempi, dal momento che prende posizione su tutte le problematiche dell’epoca, che inevitabilmente rimandano a quelle di oggi».

Da perfetto outsider, Indizio è insomma penetrato nel terreno deputato all’accademia. Anni di studi che ora presentano i propri frutti: «nel 2013 sono passato dalla Carige a fare il consulente in proprio - conclude -. Se ho potuto fare questo passaggio è grazie al lavoro su Dante: mi ha dato una forma mentis che mi permette di studiare e analizzare qualsiasi cosa

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