Il violino di Doriana sul Festival dell’emozione

Una maratona, una faticaccia: ma ne è valsa la pena. Questa volta ancora di più, perché l’edizione numero 66 del Festival di Sanremo «è stata una delle più azzeccate degli ultimi anni». Parola di Doriana Bellani, la violinista santangiolina che ha fatto parte come musicista aggiunta dell’orchestra che ha accompagnato i cantanti in gara durante la kermesse dei fiori. «Ormai sono di casa a Sanremo – sorride Doriana -, visto che partecipo da cinque edizioni. Mi è piaciuto tutto dell’ultimo Festival, come è stato pensato e come è stato strutturato. Ho una predilezione per Carlo Conti: si è confermato un presentatore e un direttore artistico davvero in gamba. Non si atteggia a star, è umile, si mette alla pari degli altri, cerca sempre il confronto. E poi Virginia Raffaele è strepitosa: è stata la più grande sorpresa della manifestazione». Nessuna sorpresa, invece, sul nome dei vincitori: «Già dal primo ascolto a Roma durante le prove, noi orchestrali avevamo pensato che la canzone degli Stadio fosse la più bella – continua la Bellani, che ha condiviso le emozioni dell’Ariston con il cognato, il bassista lodigiano Lorenzo Poli -. Di solito il brano migliore non vince, questa volta invece la qualità ha pagato». Tra le altre canzoni degne di nota, Doriana cita Blu di Irene Fornaciari ed elogia tutti i giovani in competizione: «Hanno portato una ventata di freschezza. Il vincitore delle Nuove proposte, Francesco Gabbani, è stato molto bravo. Mi è piaciuta anche Chiara Dello Iacovo». Se in gara tutto è filato liscio, il merito va ovviamente anche ai bravissimi musicisti dell’orchestra, spesso alle prese con brani difficili: «La canzone dei Bluvertigo aveva un’orchestrazione piuttosto “strana”. Un altro brano impegnativo è stato naturalmente quello di Elio e le Storie Tese a causa dei molteplici cambi di tempo: i componenti del gruppo si sono pure scusati con noi...». Uno dei momenti più toccanti del Festival l’esibizione del pianista Ezio Bosso: «Abbiamo vissuto tutti una grandissima emozione. Bosso ci ha fatto capire che la musica rende tutti uguali. Azzera le barriere. Grazie alla musica non si vede più la diversità». E la musica continuerà a essere la “ragione di vita” anche di Doriana Bellani che dopo l’avvincente “sfacchinata” festivaliera è tornata subito al lavoro con il suo ultimo progetto, l’ArtRock Quartet, ensemble al femminile che fonde arie da camera con melodie pop rock.

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