Il terzo festival di Doriana Bellani

«Siamo qui già da due settimane per le prove e tutto è filato liscio, ormai siamo rodati. Le canzoni

sono interessanti, vedrete»

La tensione è palpabile: stasera si comincia, e come ogni anno, quando si accendono i riflettori sul Festival di Sanremo (il via scatta questa sera alle 21), tutto sembra naturale, e quasi ci si dimentica dei mesi passati a studiare tutto fin nei minimi dettagli. Anche quest’anno, la presenza di Doriana Bellani sul palco dell’Ariston, ci permette però di entrare dietro le quinte, di avere una piccola anteprima di cosa ci aspetterà nelle cinque serate della musica italiana. Doriana Bellani, violinista barasina, è ormai al suo terzo Festival, il secondo dell’“era Fazio-Littizzetto”: con la sua abilità è diventata quasi un membro fisso dell’orchestra che accompagna la manifestazione.

Doriana Bellani con la Littizzetto

Da alcune settimane è nella città dei fiori, dove l’abbiamo raggiunta telefonicamente per un’intervista esclusiva: «Noi dell’orchestra siamo arrivati qui il 30 gennaio: due settimane intense di prove per riabituarci a suonare insieme, perché tutto sia perfetto quando si alzerà il sipario» ha spiegato al «Cittadino». I membri dell’orchestra, infatti, ogni anno si trovano a inizio gennaio per le prime prove negli studi Rai di Roma, per poi spostarsi a San Remo.

«A dire il vero, quest’anno siamo molto tranquilli - ha proseguito Doriana -. Ormai siamo un gruppo rodato, ci conosciamo tutti ed è un piacere lavorare insieme, sia tra noi musicisti che con i tecnici e la regia: siamo come una grande famiglia che ogni anno si ritrova. Anche con i presentatori, Fazio e Litizzetto, c’è un bel rapporto: stanno con noi a fare quattro chiacchiere e sono persone alla mano». La vera novità, ogni anno, sono i cantanti: «I più famosi, con cui siamo entrati in contatto anche gli anni scorsi, dimostrano veramente una grande professionalità: le canzoni sono veramente belle e loro lavorano seriamente. Sarà difficile scegliere: sia per l’interpretazione, per l’arrangiamento come per l’intonazione, si tratta di brani veramente ben fatti».

In tre anni di Festival, Doriana Bellani ha visto passare decine di interpreti di ogni genere: «Anche per quanto riguarda le new entry, i giovani, ci sono sicuramente dei pezzi molto interessanti, e dei talenti che hanno del buon potenziale di crescita nell’ambito musicale».

Ovviamente, su molte cose la violinista lodigiana deve mantenere il massimo riserbo: sulla scenografia come su alcune personalità invitate a sorpresa come corollario allo spettacolo. «Di molti ospiti già si è data notizia: da Crozza con i suoi pezzi di satira, fino a Baglioni e al grande Cat Stevens - ha spiegato -, ma ci saranno appuntamenti imprevisti, da non perdere».

Doriana, che a Lodi insegna all’Accademia Gaffurio, è accompagnata anche dal cognato Lorenzo Poli, bassista, che fa parte della sezione ritmica e abita nel Pavese. «In realtà, insieme formiamo tutti un gruppo molto affiatato, e questo aiuta a stemperare la tensione, anche se suonare in diretta è sempre un’emozione» ha concluso, prima di riprendere il lavoro per le prove generali in vista del grande esordio di questa sera.

Il conto alla rovescia è cominciato: buio in sala.

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