Il suono naturale delle cose e l’armonia dentro il silenzio

“Sound of metal”: il film d’esordio alla regia di Darius Marder è candidato a 6 premi Oscar

Il suono naturale delle cose e poi all’improvviso il silenzio. E - lentamente - la maniera per decifrarlo. Per sentire in un altro modo, percepire le vibrazioni, capire dagli sguardi e dalle labbra. Dai colori.

Ruben è un musicista, suona la batteria in un duo punk ruvido ed essenziale in cui accompagna la sua amata Lou. Con lei gira l’America a bordo di un camper, passando da un concerto all’altro, fin quando un ronzio - prima sottile, poi assordante - si impossessa del suo udito, fino a renderlo sordo.

Il silenzio e il rumore. Vicino, lontano. Esserci, mancare. È un film costruito sugli opposti “Sound of metal” esordio alla regia dello sceneggiatore Darius Marder, uscito un po’ a sorpresa con ben 6 candidature dalla cerimonia che ha annunciato le Nomination all’Oscar 2021. Collaboratore di Derek Cianfrance (che qui firma il soggetto e compare in veste di produttore) Marder sceglie un tratto essenziale, quasi documentaristico, per raccontare una storia costruita sull’assenza, dei suoni e degli affetti, e sulle cicatrici. Una storia d’amore e di rinascita che parla del tentativo di rimettere i pezzi al loro posto. E dell’impossibilità di farlo.

Più complesso del suo schema narrativo, che è ridotto praticamente all’osso, “Sound of metal” parla in modo diretto dell’accettazione di sé e dei propri limiti, e arriva a una svolta quando fa percepire allo spettatore quella stessa consapevolezza che Ruben dovrebbe raggiungere nella stanza in cui lo chiude il responsabile della comunità per sordi in cui si rifugia cercando una soluzione alla sua limitazione.

Per raggiungere lo scopo il regista si avvicina e si allontana dal volto di Ruben (e dallo sguardo di Riz Ahmed) accendendo e spegnendo i suoni, per rendere tangibili le difficoltà del protagonista e condividere la sua immersione nel silenzio e il suo spaesamento. Riz Ahmed (visto in “Rouge One” ma soprattutto in “The night of”) è bravo - a tratti straordinario - nel trasmettere lo stupore prima e la paura poi, lo spaesamento di Ruben,il suo adattarsi alla mancanza dei rumori familiari, che siano il rullante e la cassa della batteria o il frastuono del frullatore, la musica di un disco o la voce di Lou.

Candidato a 6 Oscar “Sound of metal” è presente nelle categorie più prestigiose - Miglior film, Miglior attore (Riz Ahmed), Miglior attore non protagonista (Paul Raci), Migliore sceneggiatura originale - e spicca non a caso in quelle per Miglior sonoro e Miglior montaggio. Perché questo resta soprattutto un film di regia, sonora e di montaggio appunto, un’opera fisica, aggressiva, potente come un pezzo “metal”, che colpisce allo stomaco e conquista, superando anche quei vuoti di scrittura che lascia.

Sound of metal

Regia Darius Marder

Amazon Prime Video

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