Il sipario si alza con Shakespeare

Sotto la regia di Alberto Giusta amori, capricci, menzogne e verità,

parte la «scommessa»

del direttore Ragosta

william shakespeare

Molto rumore per nulla

Compagnia Gank, regia di Alberto Giusta. Domani (ore 21) al teatro comunale Carlo Rossi di Casale.

Si ricomincia. Domani sera finalmente alle 21 si alza il sipario sulla stagione di prosa del teatro comunale Carlo Rossi di Casale. E si ricomincia niente meno che con Molto rumore per nulla, di William Shakespeare, regia di Alberto Giusta, con Massimo Brizi, Mariella Speranza, Davide Lorino, Cristiano Dessì, Compagnia Gank del teatro Stabile di Genova. Amore, capricci, verità e menzogna, apparenze più o meno false (o più o meno vere) condiscono questo lavoro immortale di Shakespeare. Quella del Carlo Rossi tra l’altro è una delle tante tappe della compagnia Gank, storica formazione e costola dello Stabile, specializzata proprio nella rilettura dei classici e che dal testo di Shakespeare ha creato una messinscena capolavoro. «Sono felice di entrare in questa avventura- dice Andrea Ragosta, da poco direttore del teatro di Casale per il teatro di Monza Srl -. È per noi una scommessa: speriamo che il pubblico sia contento e ne attendiamo il riscontro. Sono anch’io lodigiano e questo nostro territorio merita attenzione, affinché il teatro sia un luogo di incontro».

Quanto al lavoro del “Bardo”, Molto rumore per nulla (in inglese Much Ado About Nothing) è stato scritto tra l’estate del 1589 e la primavera dell’anno successivo. Si tratta di un testo a metà tra la commedia romantica, per i temi amorosi e gli elementi di farsa e di gioco, e la tragicommedia, per la presenza dell’elemento drammatico, in questo caso duplice: la finta morte di Eco, una delle protagoniste, e il complotto architettato da Don Juan per compromettere il lieto fine. Quanto al linguaggio nell’originale inglese, di solito in poesia per i personaggi di alto rango e in prosa per quelli più “bassi”, in questo caso i versi sono affidati ai personaggi di animo nobile, e la prosa a quelli non propriamente aulici.

La vicenda si svolge in una Messina immaginaria, senza riferimenti a quella storica, come quasi sempre nel teatro elisabettiano. Le fonti di Shakespeare sono tratte dai testi antichi, su tutti Il romanzo di Calliroe, di Caritone di Afrodisia (scrittore greco vissuto tra il I e il II secolo dopo Cristo), libro la cui storia si svolge appunto in Sicilia; e dalla novellistica del Cinquecento, in particolare una novella del 1554 di Matteo Bandello, autore amatissimo da Shakespeare, che lo leggeva nelle traduzioni in francese a lui contemporanee: un’altra novella del Bandello era già stata fonte di Romeo e Giulietta. Innumerevoli nei secoli le versioni in teatro, oltre che quelle cinematografiche: le più recenti, quella del 1993, diretta e interpretata da Kenneth Branagh, con Emma Thompson, Denzel Washington, Michael Keaton, Keanu Reeves, Robert Sean Leonard; e una del 2012, diretto da Joss Whedon.

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