Il rock dei Velvet

non riesce a scaldare

il pubblico lodigiano

Un'esibizione in chiave rock quella dei Velvet, a Lodi venerdì sera in occasione della Festa del Pd. La band romana, reduce da una serie di concerti per promuovere la raccolta Le cose cambiano uscita per i dieci anni di carriera, ha portato sul palco brani vecchi e nuovi, dosati in giusta proporzione. Per rompere il ghiaccio i Velvet hanno sfoderato un ritmo incalzante e un campionatore imponente per Funzioni primarie,uno dei singoli più celebri, riarrangiato in chiave rock- elettronica. Di fronte ad un pubblico decisamente poco numeroso e persino non molto partecipe, la band romana non si è persa d'animo e ha invece provato a incoraggiare i presenti con entusiasmo e passione. E come da previsione si sono dilettati nell'esecuzione dei brani inediti del recente greatest hits. Prima della lista è stata Serpente e poi è toccato a Normale. Proprio questi due brani hanno segnato, anche sul palco lodigiano, il cambio di stile intrapreso dal gruppo romano, oggi più contaminato dai suoni elettronici profusi dal campionatore di Alessandro Sgreccia. Naturalmente a coinvolgere maggiormente, si fa per dire, il giovane pubblico lodigiano sono state invece le canzoni più datate, a cominciare da Un giorno tutto da rifare e Dovevo dirti molte cose, canzoni d'amore, nonostante il riarrangiamento anche in questo caso in chiave elettronica, con l'inserimento di suoni più duri e decisi, accompagnati da un basso imponente, quello di Pierfrancesco Bazzoffi. Nonostante i numerosi sforzi di Pierluigi Ferrantini, cantante della band, per coinvolgere il pubblico lodigiano, l'unico vero momento di entusiasmo è però arrivato sulle note di Boyband il più conosciuto dei brani dei Velvet, quello che nell'ormai lontano 2001 li ha visti entrare con prepotenza ai primi posti di tutte le classifiche di vendita italiane. Riproposta anch'essa con un accompagnamento più duro dell'originale, Boyband è stata accolta con applausi e cori da parte di quasi tutti, compresi i ragazzi dello stand dei Giovani Democratici a cui il cantante la dedica. Da quel momento l'attenzione del pubblico sembra aumentare per l'altra metà del concerto e l'esibizione della band romana continua con ancora più entusiasmo di prima.

Il concerto è proseguito con Mille modi per sparire, I nuovi emergenti, Stella che non ricorda niente e infine Confusion is best che grazie ad una base ballabile e un ritmo incalzante e coinvolgente, ha indotto persino a qualche movimento tra le prime file degli spettatori. Per il gran finale i Velvet hanno deciso di riproporre Funzioni primarie e Boyband, forse nella speranza che finalmente anche il pubblico lodigiano rivolga loro un po' di calore.

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