Il ritorno dei vampiri

Nei cinema è arrivato l’ultimo capitolo della saga di Twilight, Breaking Down, e la mania per i vampiri torna a dilagare. Non che si sia mai esaurita, intendiamoci, soprattutto in narrativa, ma come sempre il cinema è un motore trainante, soprattutto quando si parla di narrativa Young Adult (che starebbe per adolescenziale. Sì, è vero, usiamo troppi termini anglosassoni per esprimere concetti che hanno bisogno di essere ingabbiati all’interno di sigle e acronimi, ma che ci possiamo fare? Ormai è tutto così, almeno per ciò che riguarda il mondo dei libri. Volete degli esempi? Non adesso, perché questo è un ottimo spunto per una prossima puntata della mia rubrica, quindi meglio non sprecarlo), e gli adolescenti, si sa, vanno pazzi per i vampiri. Tanto che le storie sui non-morti con i denti aguzzi si sono ricavate uno spazio tutto loro all’interno dei generi letterari, travalicando la dimensione dell’horror, a cui ormai sentono di non appartenere più. Se ai miei tempi, infatti, vampiro era sinonimo di Dracula, Nosferatu, Carmilla e altre spaventevoli creature del genere, oggi si tende a identificarli in giovani dal volto pallido ma dai modi affascinanti, con lo sguardo languido e le movenze sexy. Cadere fra le loro braccia e farsi mordere, non significa più rischiare una fine terribile e dolorosa, bensì provare un’esperienza eccitante con tutto il corollario di brividi e buoni sentimenti che il cinema, a partire proprio da Twilight, ha fatto erompere come un fiume in piena (non solo di sangue), capace di stregare milioni di adolescenti in tutto il mondo. E io, che predico sempre bene e razzolo malissimo, non posso che sfregarmi le mani, per questo, visto che fra le altre cose faccio anche l’editore e che la mia piccola casa editrice pubblica alcune delle serie di vampiri più note, da cui sono state tratte altrettante serie TV di successo. Insomma, se per una volta a succhiare il sangue alla gente, anziché i vampiri, sono gli editori e i produttori cinematografici che diffondono storie di vampiri sexy e un po’ bamboccioni, che male c’è? L’importante è che il pubblico sia soddisfatto, e potete scommetterci che lo sono più i giovani che finiscono sognanti fra le braccia dei protagonisti di Twilight, che quelli che si svegliavano di notte con gli incubi, convinti di trovarsi fra le grinfie di Dracula.

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Franco Forte, di Casaletto, è direttore editoriale Mondadori, sceneggiatore (Distretto di Polizia, RIS) e scrittore (Roma in fiamme, Carthago, I Bastioni del Coraggio, tutti Mondadori).

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