IL MUSICAL Un tuffo nel passato e una serata parigina con le “follie” del Moulin Rouge

Lo spettacolo della scuola “Il Ramo”

Il teatro a cielo aperto di piazza della Vittoria, rischiarato dalla luna piena del primo giorno di luglio, tinge le ombre della Cattedrale con il rosso fuoco delle danzatrici del Moulin Rouge, in un tuffo nel passato che ricorda molti gli anni a cavallo fra ‘800 e ‘900. Se non fosse per le contemporanee canzoni con cui gli artisti de “Il Ramo” si esibiscono sul palco, sembrerebbe proprio di stare nella Montmartre parigina di inizio secolo. Il merito di aver portato a Lodi un sentore tutt’altro che accennato degli arrondissement francesi è in gran parte della scuola d’arte, spettacolo e cultura di viale Dante, che inserendosi nel palinsesto degli eventi di Lodi al Sole, è riuscita ad incantare per circa 2 ore il pubblico lodigiano e non assiepatosi fra gli spazi di piazza della Vittoria. Le follie del Moulin Rouge, il musical, è la nuova produzione della compagnia lodigiana, pensata come rivisitazione del film di Baz Luhrmann del 2001. Lo spettacolo ha per protagonisti, tra gli altri, Laura Giordano, nel ruolo di Satine e Denes Gioia nei panni di Christian. La trama, simile a quella del film, è ambientata nel 1899. A Parigi, il Moulin Rouge è nel pieno della sua attività: Satine è la star del locale, mentre Christian è un giovane scrittore squattrinato appena arrivato da Londra che cerca, e infine trova, un incarico di lavoro. Si tratta di scrivere un testo da mettere in scena proprio al Moulin Rouge, ed è esattamente qui che incontrerà Satine, di cui si innamora all’istante. L’amore tra i due però è intralciato da vari ostacoli e peripezie, che rendono avvincente e coinvolgente il susseguirsi degli attori e delle attrici sul palco. Grazie alla regia di Giuseppe Galizia, fra scenografici ambienti e abiti sfavillanti della Belle Epoque, e per merito della competenza del corpo di ballo, del coro e di tutti gli attori la piazza intera è finita per cadere preda dello splendore, del romanticismo, dello sfarzo, e della grandezza del musical, in special modo al momento del celebre can-can, segno distintivo internazionale dello stesso Moulin Rouge. Gli spettatori lodigiani hanno dimostrato di apprezzare soprattutto la varietà di emozioni che lo spettacolo ha saputo suscitare, passando da attimi di commedia a commoventi istanti che, complice anche una frizzante atmosfera di inizio estate, si sono rivelati il vero successo del Moulin Rouge in chiave nostrana.

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